Questa domenica SpaceX ha lanciato, con successo, un nuovo gruppo di 60 satelliti Starlink nell’orbita bassa. L’azienda non molla e si avvicina sempre di più agli ambiziosi traguardi annunciati da Elon Musk: copertura globale e prestazioni da record, per un’esperienza di connettività senza precedenti.
Deployment of 60 Starlink satellites confirmed pic.twitter.com/AMLK4R9dMn
— SpaceX (@SpaceX) March 14, 2021
Eppure la vera notizia è un’altra: il lancio è stato effettuato usando lo stesso booster che si occupò di portare in orbita la Crew Dragon Demo-1 (all’epoca ancora senza equipaggio) durante un test di marzo del 2019. Nel frattempo, il booster B1051 ha effettuato un totale di nove lanci senza mai dare un problema. La maggior parte dei lanci, ben sei, avevano sempre lo scopo di portare in orbita i satelliti Starlink.
L’ultimo volo del booster B1051 si è concluso con successo, con il razzo che è riuscito ad atterrare sulla nave drone Of Course I Still Love You, sull’oceanno atlantico. Non appena ha toccato terra, il booster si è portato a casa il traguardo di riutilizzi in casa SpaceX. Ma non solo: ha posto un nuovo standard per il riuso dei razzi spaziali, raggiungendo un’importante pietra miliare per tutto il settore aerospaziale.
Nel frattempo, la strada davanti a SpaceX è ancora lunga. L’azienda ha un’autorizzazione per inviare in orbita circa 12mila satelliti Starlink, per il momento il numero ha superato di poche centinaia il traguardo dei 1.000.