No, Elon Musk non è morto. Eppure su Twitter c’è chi ha pensato che sarebbe stato divertente diffondere la notizia del suo decesso, con tanto di hashtag #RIPElon, ovviamente entrato in tendenza in tempi rapidi.

I troll hanno condiviso diversi fotomontaggi con titoli di quotidiani inventati di sana pianta: «Elon Musk è morto, cosa significa per il mercato azionario e perché è una buona notizia per l’americano medio», si legge in uno dei finti articoli. «Elon Musk presumibilmente morto all’età di 49 anni in seguito ad un incidente causato dalle batterie», recita invece il titolo di un altro fotomontaggio. Per la cronaca, l’ultima parte è vera: negli stabilimenti Tesla di Fremont si è verificato un incendio provocato da un guasto. Da quel che ne sappiamo, non ci sono stati feriti né tantomeno dei morti.

Non è chiaro se lo scopo della campagna virale abbia semplicemente finalità di trolling o se nasconda il tentativo di manipolare le quotazioni delle aziende di Musk a beneficio degli short seller. Non che ce ne sia bisogno, il titolo Tesla nelle ultime settimane ha già avuto più di qualche difficoltà.

Ovviamente nell’assurdità dei finti articoli non manca nemmeno un piccolo tocco di complottismo. «Non sappiamo chi abbia parlato con i media, ma dobbiamo trovare assolutamente un rimpiazzo per il Signor Musk prima di annunciare pubblicamente la sua morte», si legge in una fantomatica nota firmata dal PR Team di Tesla. Ovviamente anche questa è una sciocchezza. Anche perché Tesla ha smantellato tutti gli uffici incaricati di pubbliche relazioni: