Robotica e 5G hanno permesso un tatuatore di operare in remoto

tatuaggio 5g

La celebrità televisiva olandese Stijn Fransen si è fatta inchiostrare da un tatuatore che ha operato in remoto attraverso un robot connesso ad una rete 5G. Il tutto è una squisita operazione commerciale portata avanti dalla sezione olandese della T-Mobile, ma i risultati sono comunque degni di nota, nonché di immenso intrattenimento.

Gli ingegneri che hanno partecipato alla stunt, guidati dal tecnico londinese Noel Drew, hanno creato un braccio robotico sostenuto da un machine learning che fosse in grado di “imparare” la posizione del braccio della diva e di mappare l’intera superficie da tatuare.

Dall’altro capo della rete c’era Wes Thomas, tatuatore che ha partecipato attivamente ai test annichilendo una quantità spropositata di zucchine prima che la macchina comprendesse che non fosse necessario premere troppo contro una superficie molle. Superficie che presto non sarebbe più stata quella di un ortaggio, ma della candida carne umana.

T-Mobile è stata arguta nell’offrire una pubblicità in grado di mostrare nei fatti i possibili utilizzi della robotica comandata in remoto, tuttavia per ottenere un simile risultato ha dovuto finanziare un sistema che è stato progettato, assemblato, sviluppato e fabbricato artigianalmente da Drew e dai suoi uomini.

Una volta arrivati all’atto pratico, Fransen si è prestata all’esperienza con uno stoicismo quasi sovrannaturale, una calma che ha stupito lo stesso ingegnere che quel braccio meccanico lo aveva creato.

Al di là della fiducia nella propria creatura, Drew era consapevole di aver innestato nell’apparecchio una miriade di sensori atti a prevenire sanguinosi incidenti – dopotutto nessuno vorrebbe essere ricordato come colui che ha mutilato una celebre attrice per una goffaggine professionale – eppure lui stesso avrebbe faticato a mantenere un simile sangue freddo.

Né la macchina, né il tatuatore hanno fatto danni, tutto è andato secondo ai piani e ora abbiamo a disposizione un ennesimo spaccato sul cosa siano in grado di regalarci le connessioni veloci e il machine learning.

 

 

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