McDonald due anni fa ha acquistato Dynamic Yield, una startup che utilizza le intelligenze artificiali per personalizzare in tempo reale i menù dei ristoranti. Ora il colosso vuole vendere parte del suo business.

Non solo hamburger. Da diversi anni McDonald ha messo al centro del suo business le tecnologie e l’intelligenza artificiale. I totem con pannello touch che ormai da diverso tempo stanziano in tutti i ristoranti della catena sono solo la punta dell’iceberg.

Tra le proprietà del gruppo c’è anche Dynamic Yield, una startup innovativa che usa le IA per offrire inserzioni pubblicitarie estremamente personalizzate, ma non solo. McDonald usa le tecnologie della DY per cambiare i menù in tempo reale, sulla base di alcuni fattore chiave.

Ad esempio, a seconda della temperatura i ristoranti sanno che dovranno spingere uno specifico prodotto: durante un’improvvisa gelata i banner dei McDonald mostreranno una nuova offerta sui caffè, mentre durante una giornata sorprendentemente afosa potrebbero mostrare i gelati McFlurry. Il processo è automatico e il meteo è solo una delle diverse variabili analizzate dal software.

McDonald ha già messo a disposizione la sua piattaforma ad oltre 300 diversi brand internazionali. Ora il colosso del fast food è interessato a vendere parte del suo business. L’idea di base è quella di mantenere il dipartimento che lavora esclusivamente ai prodotti e alle offerte di McDonald, e vendere ad un’azienda terza il grosso della Dynamic Yield, ossia tutti i dipartimenti che forniscono servizi B2B agli altri brand.

«Abbiamo preso in considerazione l’idea di vendere la parte del business non relativa a McDonald fin dall’inizio, ci sembra che sia arrivato il momento giusto per esplorare questa possibilità», ha detto Liad Agmon, fondatore e CEO di Dynamic Yield.

McDonald ha acquistato la DY solamente due anni fa per più di 300 milioni di dollari con quella che – senza alcun dubbio – è stata la più importante operazione di acquisizione dell’azienda da interi decenni.

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