HiRISE: è riuscita a catturare la discesa del rover Perseverance

HiRISE

La potente fotocamera HiRISE ha catturato la discesa con il paracadute di Perseverance: un altro spettacolo incredibile.

HiRISE è una potente fotocamera che si trova a bordo della sonda spaziale Mars Reconnaissance Orbiter,  il suo obiettivo è riuscito a catturare Perseverance mentre scende attraverso l’atmosfera marziana con il suo paracadute.

Giovedì 18 febbraio abbiamo assistito all’atterraggio del rover Perseverance sulla superficie marziana. Entusiasmante, emozionante ma anche da brividi: il rover doveva farcela da solo senza alcun aiuto dalla Terra, e ce l’ha fatta.

 

Perseverance

 

Ma anche fotografare la sua discesa non è impresa da poco.

Occorre considerare che pur essendo HiRISE una potente fotocamera ad altissima risoluzione la velocità di discesa del rover e la distanza non hanno reso lo scatto facile: al momento dello scatto si trovava a 700 chilometri da Perseverance e viaggiava a 3 chilometri al secondo, al momento dello scatto dell’immagine.

La distanza estrema e le alte velocità dei due veicoli spaziali hanno richiesto un tempismo preciso affinché il Mars Reconnaissance Orbiter ruotando permettesse a HiRISE di essere nella posizione giusta per immortalare Perseverance.

HiRISE è l’acronimo di High Resolution Imaging Science Experiment. Si tratta di un  esperimento scientifico di riprese ad alta risoluzione ed è la fotocamera più potente mai inviata attorno ad un altro pianeta.

Si trova a bordo della sonda spaziale polifunzionale della NASA Mars Reconnaissance Orbiter, MRO, ed è progettata per eseguire osservazioni di Marte ad altissima risoluzione.

Lanciata nel 2005, la sonda è giunta in orbita a Marte nel 2006 e nel corso del tempo Hirise ha realizzato più di 52.000 scatti del Pianeta Rosso con un incredibile dettaglio

L’obiettivo della missione MRO è l’analisi dettagliata del pianeta Marte per individuare potenziali luoghi di atterraggio per le future missioni sul pianeta, come già fatto in precedenza anche per le missioni Phoenix e Mars Science Laboratory.

Ma non solo, in futuro la sonda potrà fornire un canale di trasmissione a banda larga tra la Terra e Marte.

 

 

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