Reclaim Your Face: 1 milione di firme per un futuro senza sorveglianza biometrica, la petizione

riconoscimento facciale

Parte ufficialmente la petizione del Centro Hermes e della Coalizione Reclaim Your Face per chiedere il divieto delle pratiche di sorveglianza biometrica di massa in UE. C’è un anno di tempo per firmare, poi la palla passa alla Commissione Europea.

La coalizione di associazioni per i diritti civili e digitali ‘Reclaim Your Face‘ ha ufficialmente presentato una petizione indirizzata alla Commissione Europea. L’obiettivo? Raccogliere 1 milione di firme per arrivare ad una moratoria definitiva sull’uso di tecnologie di sorveglianza biometrica di massa.

In Italia l’iniziativa è portata avanti dal Centro Hermes con il supporto di Associazione Luca Coscioni, Certi Diritti, CILD, Eumans, info.nodes, Privacy Network e StraL.

L’Unione Europea mette a disposizione dei consociati il Diritto d’iniziativa dei cittadini europei (ECI) ed è proprio attraverso lo strumento dell’ECI che Reclaim Your Face vuole far arrivare la voce dei cittadini alle istituzioni. Il requisito è quello di raggiungere 1 milione di firme raccolte in almeno 7 Paesi dell’Unione Europea. In caso di successo, la palla passa alla Commissione Europea, che è incaricata di decidere se agire o meno giustificando la sua scelta ai promotori.

Reclaim Your Face chiede che le tecnologie di riconoscimento facciale vengano bandite dalle leggi comunitarie.

Le politiche per la sicurezza della città sono legate a doppio filo già da tempo con altri concetti come il degrado e il decoro urbano. Le videocamere e gli strumenti di sorveglianza sono sempre più normalizzati perché la narrazione entro la quale vengono utilizzati si basa sull’assunto che controllare è più facile. Ma lo spazio della città appartiene ai cittadini e sono loro che, vivendo lo spazio pubblico, la rendono più sicura e inclusiva

dichiara Laura Carrer, ricercatrice del Centro Hermes.

In questi anni, le organizzazioni promotrici di Reclaim Your Face hanno raccolto diverse prove di «abusi sistematici dei dati biometrici delle persone in tutta Europa». Italia inclusa.

In Serbia le autorità stanno sorvegliando la popolazione per le strade di Belgrado, in Italia le autorità hanno cercato di colpire direttamente le comunità con la sorveglianza biometrica nel parco della città di Como, e malgrado quella installazione sia stata dichiarata illegale dal Garante privacy italiano, altre città stanno cercando di introdurre tecnologie simili e persino la polizia vuole usarle per monitorare gli sbarchi dei migranti sulle coste italiane.

si legge infatti nel comunicato del Centro Hermes.

I cittadini europei hanno un anno di tempo per firmare l’ECI promosso dal Centro Hermes e dalla coalizione Reclaim Your Face, è possibile farlo visitando questa pagina.

 

 

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