Facebook inaugura il nuovo ‘Climate Science Information Center’. Così il social dichiara guerra al negazionismo sul clima, dopo le accuse di non aver fatto abbastanza o – peggio – di aver favorito il proliferare delle bufale.

Facebook introdurrà alcuni nuovi avvisi sui post che abbiano per oggetto i cambiamenti climatici. L’obiettivo è quello di pubblicizzare la nuova sezione del social dedicato al fact-checking sul clima, marginalizzando la propaganda dei negazionisti.

Facebook ha scelto il Regno Unito come Paese pilota per la nuova iniziativa. Ad ogni modo, l’azienda ha già annunciato che l’iniziativa verrà portata anche in altri Paesi. Il nuovo ‘Climate Science Information Center‘ è già attivo in Germania, Regno Unito, Francia e negli USA.

Non in Italia, dunque, anche se c’è da dire che la disinformazione sulla questione climatica non è mai stato un problema particolarmente pervasivo nel nostro Paese e storicamente – al netto delle opportune e salutari divergenze su come raggiungere gli obiettivi – è sempre esistito un discreto consenso sul fenomeno del cambiamento climatico — con qualche rara eccezione di rilievo nel mondo dell’editoria e dei think tank.

Il Climate Science Information Center riprende concettualmente il lavoro già fatto per il Covid-19: è un hub che racchiude le informazioni più importanti sul fenomeno, con diversi articoli di fact-checking a cura di fonti autorevoli.

La mossa del social network arriva dopo che l’anno scorso alcune associazioni lo avevano accusato di non fare abbastanza per combattere la disinformazione sul clima.