L’attrice di The Mandalorian, Gina Carano, è finita di nuovo al centro delle polemiche a causa di alcune controverse dichiarazioni postate nelle sue storie Instagram.

Gina Carano, interprete di Cara Dune in entrambe le stagioni della serie di The Mandalorian, è di nuovo al centro delle polemiche dopo quelle sorte a causa delle sue posizioni contrarie al rispetto delle norme anticovid. Stavolta il motivo sono dei post controversi protagonisti di alcune storie condivise sul suo Instagram nella serata di martedì.

L’attrice ha infatti postato delle dichiarazioni in cui ha confrontato l’attuale clima politico statunitense con la Germania nazista:

Gli ebrei sono stati picchiati per le strade, non dai soldati nazisti ma dai loro vicini… anche dai bambini. Poiché la storia viene modificata, la maggior parte delle persone oggi non si rende conto che prima di arrivare al punto in cui i soldati nazisti avrebbero potuto facilmente radunare migliaia di ebrei, il governo ha fatto in modo che i propri vicini li odiassero semplicemente per essere ebrei. Dove sarebbe la differenza dell’odiare qualcuno per le sue opinioni politiche?

Un’altra storia della Carano riportava una foto che mostrava una persona con diverse maschere di stoffa che le coprivano l’intero viso e la testa. La didascalia di accompagnamento recitata: “Nel frattempo in California”.

Entrambi i post sono stati rimossi dalle storie Instagram dell’attrice mercoledì pomeriggio. Ne sono rimasti altri, tra cui uno che riportava così: “Aspettarsi che tutti quelli che incontri siano d’accordo con ogni convinzione o visione che hai è fottutamente folle.” e un altro che diceva “Jeff Epstein non si è suicidato.”.

Molte persone su Twitter hanno iniziato ad utilizzare l’hashtag #FireGinaCarano, taggando gli account Disney, Disney Plus, Star Wars e Lucasfilm e chiedendo a gran voce che la Carano sia allontanata da The Mandalorian.

Oltre al caso mediatico già citato, la recidiva Carano si era resa protagonista anche di controverse dichiarazioni riguardo ipotetiche frodi elettorali in occasione delle ultime elezioni statunitensi e anche di altre che l’hanno portata ad essere accusata di essere transfobica.