Dopo quasi un mese di crescita vertiginosa, le azioni di GameStop stanno crollando, tornando progressivamente alla normalità.

Il caso “Gamestonk“, ovvero la crescita artificiale del titolo GME in Borsa, si sta sgonfiando a vista d’occhio e i redditers di Wallstreetbets stanno cercando di serrare i ranghi lanciando appelli alla coesione sempre più focosi.

I padroni storici di Wall Street non stanno ancora cantando vittoria, la sfida lanciata dai piccoli investitori è ancora aperta e rappresenta comunque un precedente per loro preoccupante, tuttavia molti sono pronti a giurare che la Borsa statunitense si stia finalmente assestando.

Un calo tanto rapido delle azioni di GameStop sarebbe da imputare alla violazione della regola aurea che ha permesso ai piccoli investitori di causare un simile marasma nel mondo della finanza: non vendere, mai.

Il che fatto questa norma sia stata infranta diviene doppiamente evidente quando si visita la pagina Reddit di Wallstreetbets: “smettetela di vendere le GME, ca**o”, titolava ieri un thread, “abbiamo il vantaggio, tutto quello che dobbiamo fare è comprare e mantenere le azioni”, esortava invece un utente.

 

gamestonk meme

 

Attualmente la situazione è ambigua, con uno zoccolo adamantino che cerca ostinatamente a rilanciare l’idea della resistenza dura e pura, mentre altri stanno invece incassando quello che possono, magari approfittandone anche per fare beneficienza o per regalare Nintendo Switch agli ospedali pediatrici.

GameStop risulta ancora al di sopra alla soglia di quello che si ipotizza sia il suo valore reale, tuttavia il gruppo che ha reso possibile un simile salto finanziario si sta progressivamente sfaldando, crollando a sua volta in un turbinio di interessi personali.

Durante il mio primo giorno a Wall street mi hanno detto una cosa: “non hai amici a Wall Street e se qualcuno ti dice che ne hai, si sbaglia”,

ha dichiarato alla CNN Mohamed El-Erian, capo consigliere economico presso la Allianz.

 

 

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