Mini, noto brand automobilistico, ha annunciato di voler rinunciare agli interni in pelle per favorire gli obiettivi di sostenibilità.

“Non abbiamo più bisogno della pelle, nel nostro futuro, perché non riteniamo che sia ecosostenibile” ha riferito Oliver Heilmer, capo della sezione design dell’azienda britannica, accodandosi di fatto a un trend che viene progressivamente abbracciato da molte aziende dell’automotive.

Una decisione audace, se si considera che di tutte le Mini ordinate nel 2020, il 54 per cento erano foderate con genuina pelle animale, in barba alle sempre più diffuse preoccupazioni etiche che stanno coinvolgendo l’intera società.

Gli interni in pelle rappresentano ancora un’opzione di prestigio, sono un simbolo di lusso. Sono un di più a cui molti non saranno felici di rinunciare. L’azienda, d’altronde, non ha specificato quando abbia intenzione di introdurre ufficialmente la nuova policy.

Heilmer, tuttavia, ricorda il costante impegno Green a cui si direziona la ditta, citando come i sedili delle nuove autovetture siano prodotti con il 100 per cento di plastica riciclata e di come siano foderati con un tessuto misto composto al 70 per cento da materiale riciclato.

Mini, così come le sue omologhe, non mancheranno certo di trovare un qualche sostitutivo adeguato a compensare la carenza, “distraendo” gli autisti più esigenti con accessori o componenti che siano in grado di modernizzare quel senso di raffinatezza che un tempo era incarnato dagli interni in pelle e dalle finiture in legno.

 

Potrebbe anche interessarti: