Miami va all-in sui bitcoin: dalla possibilità per i dipendenti di ricevere il loro salario nella criptovaluta, passando per un fondo d’investimento al pagamento delle tasse.

La città di Miami potrebbe metter i suoi dipendenti pubblici davanti ad una nuova scelta: potranno decidere di continuare ad essere pagati in dollari, oppure potranno optare per i bitcoin.

Ossia una valuta estremamente volatile, il cui potere d’acquisto tende ad oscillare drammaticamente anche nell’arco di poche ore. La mossa non avrebbe particolari ragioni pragmatiche: è fondamentalmente uno stunt per rafforzare l’idea che Miami sia una città tech friendly. Per il momento è solo un’idea. Il governo locale della città di Miami sta anche considerando di permettere ai residenti di pagare alcune tasse usando le criptovalute.

La speranza, scrive infatti Forbes, è quella di attirare un numero maggiore di professionisti e aziende del tech.

Miami potrebbe anche investire alcune delle sue risorse in un fondo composto da bitcoin e altre criptovalute. Sarebbe una delle prime grandi città a compiere una scelta di questo tipo. Per il momento non si conoscono i dettagli su quest’ultima proposta, né è chiaro quanti soldi la città intenda investire. Idealmente, il fondo potrebbe venire costituito usando anche finanziamenti privati — in modo da sottrarre parte del rischio alla città. «I primi rendimenti andrebbero ai privati, in modo da ricompensare la loro scommessa», ha spiegato il sindaco Francis Suarez.

Suarez in passato è intervenuto a diverse conferenze dedicate alle criptovalute e, sempre con lo scopo di potenziare l’immagine della sua città, starebbe trattando con gli organizzatori della Bitcoin 2021 Conference per portarla a Miami.

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