Il Giorno della Marmotta

Il 2 febbraio è la Candelora per la tradizione italiana, negli Stati Uniti d’America è invece il Giorno della Marmotta, come ricordato nel film con Bill Murray. La predizione della marmotta Phil di quest’anno è stata “altre sei settimane d’Inverno”.

Il film con Bill Murray è diventato uno di quei cult immancabili della storia della cinematografia, ma che cosa rappresenta e qual è la storia del giorno della marmotta? E qual è il corrispettivo di questa giornata nella penisola italica?

Iniziamo con il dire che questa giornata è dedicata alla meteorologia e tempo. Sì perché negli Stati Uniti e in Canada è la marmotta (e non il meteorologo) a dire se l’inverno sta per finire o se il freddo è destinato a continuare. Il 2 febbraio di ogni anno si celebra infatti il Groundhog Day (Giorno della marmotta), una festa che affonda le proprie radici nelle tradizioni locali che risalgono ai primi coloni di origine tedesca emigrati in Pennsylvania nell’ottocento.

 

ricomincio da capo

 

Per sapere cosa ci si deve aspettare, meteorologicamente parlando, in questo giorno particolare si deve andare ad osservare il rifugio di una marmotta: se quando l’animale emerge dalla tana non riesce a vedere la propria ombra a causa del cielo nuvoloso, allora l’inverno finirà presto.
In caso contrario se l’ombra dell’animale è ben visibile perché il cielo è limpido e brilla il sole, la marmotta si spaventerà rientrando subito nella sua tana e in tal caso l’inverno sarà destinato a durare per altre sei settimane. Al di là del folklore o tradizione sappiamo che gli animali percepiscono molto accuratamente alcuni segnali della natura, molto meglio dell’uomo, ma quanto accurati in questo caso non lo potremmo mai sapere.

Ecco nascere la diatriba che vede contrapposti da un lato gli organizzatori dei festeggiamenti del “Groundhdog Day” che rivelano che la marmotta fornirebbe previsioni accurate in oltre il 75% dei casi, dall’altro lato invece uno studio canadese che ha preso in considerazione tredici città nei passati trent’anni, ritenendo che la marmotta non ci azzecchi poi così molto, solo nel 37% dei casi.

 

La cerimonia della Giornata della Marmotta 2021

 

Il Giorno della marmotta divenne una tradizione negli Stati Uniti grazie ai popoli di lingua germanica emigrati in Pennsylvania a partire dai primi anni dell’Ottocento. Giunti in America, questi popoli mantennero gran parte delle loro tradizioni legate ai sistemi di previsione non scientifici del tempo, basati appunto su segni e particolari eventi naturali. In Europa la tradizione voleva che si usassero i tassi o gli orsi, mentre in Pennsylvania si affermò la tradizione più pratica legata all’osservazione del comportamento di una marmotta. Ufficialmente a Punxsutawney la tradizione cominciò nel 1886.

La città che festeggia il Groundhdog Day è Punxsutawney dove si trova Phil, il più famoso meteorologo del mondo, un vero maestro. Ogni anno la tradizione è la medesima, il sindaco picchia la porta con il suo bastone, i collaboratori tirano fuori il grosso roditore (ormai del peso di nove chili e con la lunghezza di cinquanticinque centimetri), parlano con lui e il topone risponde.

Quest’anno il responso è stato sei settimane d’Inverno

 

Qua sotto è possibile rivedere la manifestazione realizzata in streaming a causa della pandemia

 

 

Le tradizioni Europee

Anche l’Europa ha però una ricorrenza per quanto riguarda la giornata del 2 febbraio, da cui peraltro deriva proprio Il giorno della marmotta secondo il sito ufficiale di Punxsutawney. È la Candelora, la festa delle candele che venivano benedette in questo giorno in cui la Chiesa celebra la presentazione al tempio di Gesù. Da quaranta giorni dal Natale e quaranta giorni dopo il parto, le donne andavano a purificarsi al Tempio, così fece la Madonna e ed è proprio per questo che la festa si chiama anche purificazione di Maria. Nella liturgia celtica si chiama Imbolc la festa che segna il passaggio fra inverno e primavera con il ritorno della luce.

Soprattutto al Sud è la giornata fino alla quale si può tenere in casa il presepe. La tradizione è passata anche all’albero di Natale. Per chi non si arrende è l’ultimo giorno utile per togliere gli addobbi festivi.

 

Per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora, ma se l’è sole o solicello siamo sempre a mezzo inverno

 

Così recita la tradizione popolare. In pratica se nella giornata di oggi, 2 febbraio, piove o nevica l’inverno si può considerare finito, se invece c’è il sole la stagione invernale è ancora a metà. Ne esistono versioni in quasi ogni dialetto italiano. Il ritornello e la data si applicano anche a fare il punto sulle coltivazioni che si tratti di vite o grano.

Delle cere la giornata, ti dimostra la vernata: se vedrai pioggia minuta, la vernata fia compiuta; ma se tu vedrai sol chiaro, marzo fia fino a gennaio“.
Questo dice una versione e poi c’è: “Per la santa Candelora dell’inverno siamo fora, ma se piove o tira vento, dell’inverno siamo dentro“.
Un’altra tradizione europea è quella del riccio tedesco, in pratica si tratta della stessa abitudine americana: ci saranno sei settimane di inverno se il riccio, uscito dalla sua tana, vede la sua ombra. In caso contrario l’inverno sarà destinato a terminare.