Nel corso di un evento promosso dall’UE, Tim Cook ha lanciato un attacco senza precedenti al business dei dati di Facebook.

In occasione dell’evento CDPD promosso dall’Unione Europea, il N.1 di Apple, Tim Cook, ha lanciato un duro attacco al business model di Facebook. «Stiamo perdendo la libertà di esistere come esseri umani».

 

 

Negli scorsi mesi, Facebook e Apple hanno inaugurato un duello sulla privacy degli utenti, dopo che l’ultima versione di iOS ha negato all’azienda di Mark Zuckerberg l’accesso ad alcuni dati degli utenti.

Come ho detto in più occasioni, se accettiamo che ogni aspetto della nostra vita possa venire aggregato e venduto, perdiamo molto di più dei dati. Perdiamo il diritto e la libertà di esistere come esseri umani. Ma per fortuna, sembra che si stia aprendo una nuova stagione di speranza, un nuovo periodo fatto di riforme e azioni di buon senso.

ha detto, per poi aggiungere:

Assieme dobbiamo inviare un messaggio universale e umanitario alle realtà che rivendicano un diritto sulle informazioni private degli utenti, dobbiamo chiarire cosa sarà e non sarà tollerato. In troppi si chiedano fin dove è possibile tirare la corda, invece di domandarsi quale sono le conseguenze di questa filosofia.

Risulta difficile non inquadrare le parole del CEO di Apple come un duro attacco al business model di Facebook, azienda che più di tutte ha fatto per raccogliere e sfruttare i dati degli utenti a favore del suo business delle inserzioni pubblicitarie. Azienda che, peraltro, ha già oltrepassato il limite dell’accettabile in più occasioni, a partire dalla sua responsabilità nello scandalo Cambridge Analytica.

Nel corso dell’evento, Tim Cook ha applaudito e dato il suo sostegno al GDPR, la normativa europea sulla privacy. Il CEO di Apple l’ha definita la più sofisticata ed efficace normativa a sostegno della privacy e dei diritti umani degli utenti.