Il Comitato di controllo di Facebook deve decidere se confermare la sospensione di Donald Trump e lo fa chiedendo aiuto a internet.
Il Comitato di controllo è un organo indipendente che il social ha attivato nel periodo autunnale per avere un’opinione esterna a proposito delle proprie scelte aziendali. Tra i molti argomenti aperti, c’è la sospensione dell’ex presidente degli Stati Uniti, il quale potrebbe essere riammesso sul social o potrebbe essere bandito per sempre.
I ban di Trump quasi non fanno più notizia. Twitter, YouTube, Twitch hanno aspettato che si concludesse il passaggio dei poteri presidenziali, quindi gli hanno chiuso incerimoniosamente ogni account. Facebook ha scelto un’altra strada, una strada insolita e che potrebbe fare la storia.
Prima di prendere una decisione sul caso, il Comitato ha deciso di voler accogliere “feedback pubblici“, mettendo online un form che chiunque può compilare (a patto che voglia condividere una miriade di dati personali, prima di esprimersi).
Nello specifico, i membri del consiglio vogliono sondare l’opinione pubblica a proposito dei modi in cui il social dovrebbe affrontare i temi di cronaca e come dovrebbe gestire il discorso politico.
Non si tratta di un “televoto”, i risultati non saranno resi noti. I messaggi verranno piuttosto adoperati come termometro della situazione e dovrebbero, almeno su carta, contribuire a formalizzare una risposta equa alla situazione problematica.
Sarà possibile condividere la propria posizione per dieci giorni, quindi il Consiglio si prenderà 90 giorni per decidere del fato di Donald Trump. I risultati non sono affatto ovvi: il gruppo di consiglieri ha valutato alcune delle passate censure del social e le ha considerate negativamente, criticando aspramente l’ambiguità con cui erano state imposte.