Secondo alcune fonti Honor sarebbe in trattativa con Google per riportare all’interno dei suoi dispositivi i Google Mobile Services.

Alla fine dell’anno scorso Huawei si è trovata costretta a vendere la sua sussidiaria Honor per salvare l’azienda e evitare problemi di ban (che hanno portato Huawei a perdere i Google Mobile Services). La mossa repentina sembra aver portato i suoi frutti in quanto sembrerebbe che Honor sia, al momento, in trattativa con Google per riportare all’interno i GMS.

La guerra tra Huawei e l’ex presidente Trump è iniziata a metà del 2019, quando le sanzioni inviate dall’allora presidente all’azienda cinese hanno costretto quest’ultima ad abbandonare servizi e componenti come Qualcomm, Intel, MediaTek e via discorrendo. La vera problematica si è però presentata con Google, che ha dovuto rimuovere i propri servizi dai nuovi smartphone dell’azienda, lasciandoli senza Play Store.

 

 

Il CEO di Honor George Zhao ha ora confermato che delle trattative ci sono e che puntano a riparare la partnership nel prossimo futuro. Come abbiamo potuto vedere, i dispositivi Honor e Huawei – seppur abbiano trovato un sostituto valido per l’installazione delle applicazioni – hanno risentito di questa mancanza: non si parlava di un blocco (alla fine l’utente avrebbe potuto senza problemi installarle manualmente), ma di una mancanza di default che ha spostato molti utenti affezionati al marchio verso nuovi lidi.

Honor rimane in piedi nel suo obiettivo di competere nel mercato degli smartphone di fascia alta: d’altronde l’azienda è nata da Huawei ma il CEO Ren Zhengfei ha sempre detto a George Zhao di porsi come obiettivo quello di diventare il competitor di Huawei, sorpassarla e addirittura batterla sul mercato mondiale. Adesso, con il possibile ritorno dei Google Mobile Services, questo panorama non è più così impossibile come poteva sembrare in principio.

 

 

 

Honor confirmed to be in talks with Google for future smartphones (techradar.com)