Uncharted, Ghostbusters Legacy e Morbius: nuova ondata di rinvii da Sony

di Gabriele Atero Di Biase 22—Gen—2021 / 9:56 AM

Brutte notizie per chi li attendeva: Sony ha rinviato Ghostbusters Legacy, Morbius e il film di Uncharted, quest’ultimo addirittura al 2022.

Il calendario delle uscite cinematografiche sta subendo l’ennesimo terremoto proprio in queste ore, e dopo il rinvio praticamente scontato di No Time to Die, di cui è arrivata anche l’ufficialità, adesso arriva una doccia fredda anche da Sony, che ha deciso di rinviare il film di Uncharted con Tom Holland, Ghostbusters Legacy e Morbius.

Per tutti e tre i film si tratta dell’ennesimo rinvio: Uncharted ha una storia ancora più travagliata, anche perché nel corso del tempo è cambiato anche il regista, che ora è Ruben Fleischer (Venom), cosa che ne ritardò ancora di più lo sviluppo. Il film racconterà le avventure di un giovane Nathan Drake (Tom Holland) e del suo incontro con il mentore Sully (Mark Wahlberg) in una nuova storia rispetto a quelle narrate nei videogiochi della saga creata da Naughty Dog. La nuova data d’uscita è fissata per l’11 Febbraio 2022.

Ghostbusters Legacy è invece la continuazione della storia originale, narrata con i due film degli anni ’80. Oltre ad un cast tutto nuovo, con McKenna Grace, Finn Wolfhard e Paul Rudd, è prevista anche la partecipazione degli attori della saga originale come Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Bill Murray, Sigourney Weaver, ed Annie Potts.

Ghostbusters Legacy, previsto per l’11 Giugno 2021, uscirà invece questo autunno, l’11 Novembre 2021.

Infine anche Morbius, il nuovo cinecomic diretto da Daniel Espinosa con Jared Leto nei panni del protagonista, è stato rinviato all’autunno di quest’anno. Originariamente previsto per Marzo 2021, sarà invece al cinema l’8 Ottobre 2021.

Ricordiamo che Sony, a differenza di altre major, non dispone di una piattaforma streaming proprietaria, per cui il rinvio dei film era praticamente cosa certa, a meno di vendere i diritti di distribuzione a terzi (Netflix, Amazon, ecc.).

Insomma, più che un 2021 questo ha davvero il sapore di un 2020-bis.