Le emissione di gas serra sviluppate negli anni sarebbero già sufficienti a sforare gli obiettivi della lotta al cambiamento climatico.

A sostenerlo é uno studio sino-americano appena pubblicato su Natural Climate Change, uno studio che prospetta un lugubre futuro. L’intenzione degli autori é chiaramente quella di promuovere l’implementazione di draconiani interventi immediati, ma alcuni colleghi stanno iniziando a interessarsi al loro modello, trovandolo più lungimirante dei meri dati osservativi.

Il concetto di “impegno per il clima” riassume adeguatamente le insidie identificate dagli autori: le conseguenze delle emissioni di gas serra si concretizzano pienamente solo a distanza di anni e l’inquinamento del passato ci condurrà in ogni caso a sforare la soglia del traguardo convenuto dalle varie nazioni.

D’altronde, le Nazioni Unite hanno più volte cercato di impostare dei traguardi in difesa dell’ambiente, ma l’unico effetto é stato un mea culpa che ha ritmato ogni inizio di decennio con un urlo di sdegno, con l’impostazione di nuovi e virtuosi propositi e con una susseguente scrollata di spalle.

I patti di Parigi per il clima, i quali non sono firmati dai Paesi più inquinanti e non prevedono alcuna penale in caso di sforamento, vorrebbero limitare il riscaldamento globale ai 1.5 gradi celsius superiori alla media del periodo pre-industriale.

Attualmente siamo ad appena 0.4 gradi dal fallire questo obiettivo, ma la ricerca in questione fa notare che il traguardo sia impossibile e che, contando solamente l’inquinamento in circolazione, il pianeta sia destinato ad aumentare la temperatura di 2.2 gradi.

Andrew E. Dessler, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Atmosferiche del Texas e coautore del documento, cercata tuttavia di frenare gli istinti apocalittico-fatalisti che potrebbero avviluppare il pubblico.

Solo perché il mondo é destinato a riscaldarsi più di quanto previsto dagli obiettivi internazionali non vuol dire che tutto sia ormai perso, per quanto riguarda la lotta al cambiamento climatico.

Se il mondo riuscisse a raggiungere le zero emissioni in tempi brevi, i due gradi di riscaldamento potrebbero essere ritardati quanto basta da distribuirli nell’arco di secoli, concedendo alla società il tempo di adattarsi o, addirittura, sistemare la cosa attraverso un uso oculato della tecnologia,

ha dichiarato il professor Dessler.