Chris Columbus è tornato a parlare della sua esperienza nel girare i primi due film di Harry Potter.

Il franchise di Harry Potter è uno dei più famosi e remunerativi di tutti i tempi, ma se ora lo diamo per scontato, all’inizio non era così. Gran parte della sua fama lo deve al successo dei primi film, e dunque al regista Chris Columbus, che è riuscito a preparare la strada per una storia che è diventata leggendaria.

Proprio il regista di Mamma ho perso l’aereo e Mrs. Doubtfire, ha rivelato che era nervosissimo all’epoca del primo film, e ha cercato di nascondere la cosa al cast e allo staff:

 

Il primo film era pieno di ansie per me. Le prime due settimane avevo paura di essere licenziato, ogni giorno. Tutto sembrava andare bene, ma pensavo che se facessi una sola cosa sbagliata, sarei stato licenziato. Ed è stata dura. Non ho mostrato niente di tutto ciò sul set, non c’era frustrazione, non sono uno che urla, vado d’accordo con tutti e voglio che tutti si sentano parte della famiglia, per cui ho dovuto solo nascondere quelle emozioni.

 

Columbus ha realizzato di avercela fatta solamente alla prima proiezione a Chicago:

 

Quando l’abbiamo finito e lo abbiamo proiettato a Chicago. Ci porta fortuna proiettare i nostri film a Chicago, quindi quando ancora potevamo andare al cinema abbiamo volato a Chicago e lo abbiamo fatto vedere al pubblico, e lo hanno adorato. Il pubblico era semplicemente entusiasta. Il film durava due ore e cinquanta minuti a quel punto, e i bambini pensavano che fosse troppo corto, e i genitori troppo lungo.

 

Il regista ha dunque potuto rilassarsi con la regia del secondo film, girato appena dopo il primo, per poi lasciare le redini della serie in mano ad altri registi. A Columbus però sarebbe piaciuto ritornare, magari per chiudere la saga:

 

Ho sempre voluto tornare e girare gli ultimi due film, ma Yates ha deciso di restare ed è stata un’ottima cosa, perché io amo in particolare l’ultimo film. Credo sia davvero ottima la seconda parte di Deathly Hallows.

 

Che ne pensate delle parole del regista?