Intervista a Max Barbakow, regista di Palm Springs, commedia che sfrutta un loop temporale per parlare della paura di aprirsi agli altri. Protagonisti Andy Samberg e Cristin Milioti. Su Amazon Prime Video.

Non c’è niente di più spaventoso di rivivere lo stesso giorno all’infinito. Sbagliato! Non c’è niente di più spaventoso di rivivere lo stesso giorno all’infinito durante un matrimonio. È quello che succede in Palm Springs a Nyles (Andy Samberg), invitato a una cerimonia che lo disgustava già al primo assaggio, figuriamoci dopo anni. Un giorno tutto cambia quando trascina con sé nel loop temporale un altro ospite della festa: Sarah (Cristin Milioti), sorella della sposa, cinica tanto quanto lui.

 

 

Dopo aver conquistato il pubblico del Sundance Film Festival ed essere stato presentato in anteprima italiana, grazie a I Wonder Pictures, alla Festa del cinema di Roma, Palm Springs è ora disponibile nel catalogo Amazon Prime Video.

 

La nostra intervista a Max Barbakow

 

 

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare il regista, Max Barbakow, che con Palm Springs ha firmato il suo primo lungometraggio. Nel cast anche il premio Oscar J.K. Simmons, che è dosato con il contagocce, ma quando c’è lascia il segno.

Così come la protagonista femminile interpretata da Cristin Milioti (la mamma di How I met your mother): non una figurina di carta, non un semplice interesse amoroso del protagonista. Ma una donna vera, che sbaglia, prende in mano la situazione e, quando ci vuole, impreca. Perché a volte sceneggiatori e registi hanno paura a mostrare donne con aspetti negativi? Per Max Barbakow:

 

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Credo sia da pigri: abbiamo lavorato molto su questi personaggi e credo sia il motivo per cui il film funziona.

Sono complessi, caotici, emotivi, sono esseri umani completamente formati: tutti ci possiamo identificare in loro.

Sarah è maleducata, ma trovo che sia così divertente! È onesta, è aperta, mentre invece Nyles è molto chiuso: sono una miscela esplosiva.

Abbiamo preso delle persone con dei traumi e le abbiamo messe in un ambiente in cui devono affrontarli.

È un lavoro di scrittura e poi di casting: ci voleva un’attrice come Cristin Milioti per rendere vive le pagine della sceneggiatura. È stata incredibile.

 

 

Palm Springs: passato e dinosauri

Proprio Sarah dice che conoscere il proprio passato è fondamentale. Un’idea quanto mai attuale: quanto è importante per evitare di continuare a fare sempre gli stessi errori?

È fondamentale.

Bisogna conoscerla ma poi anche mettere in pratica gli insegnamenti ed essere consapevole.

Credo che il motivo per cui alle persone stia piacendo così tanto il film è perché parla di essere intrappolato con te stesso, costringendoti a fare i conti col passato, mettendo a frutto ciò che hai imparato per superare le difficoltà.

Capire il passato è un tassello importante di questo percorso.

 

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In una scena importante di Palm Springs i due protagonisti vedono dei dinosauri. Perché proprio dei dinosauri?

C’è questo piccolissimo film indie, che si chiama Jurassic Park, che amo moltissimo. La meraviglia generata dai dinosauri.

Quei dinosauri per me sono veri: non so se qualcuno prendendo allucinogeni abbia visto la stessa cosa, io no, ma quel momento riguarda l’entrare in connessione, l’innamorarsi.

Per quei due personaggi innamorarsi è improbabile tanto quanto vedere dei dinosauri: è una metafora visiva, una palla curva che lanciamo al pubblico. Pensavamo fosse divertente.

 

 Palm Springs è su Amazon Prime Video