Youtube come Spotify: arrivano le inserzioni solo audio, in stile radiofonico, per raggiungere i sempre più utenti che usano la piattaforma per ascoltare musica e podcast mentre fanno altro.

YouTube sperimenta le pubblicità ‘radiofoniche’: niente immagini o video, ma solo un messaggio promozionale a voce. L’obiettivo? Raggiungere efficacemente chi ha l’abitudine di ascoltare la musica o i podcast in background.

Vi ricorda qualcosa? È la stessa strategia di Spotify e ben testimonia come stiano cambiando le abitudini di una ricca fetta di utenti di YouTube. Da una parte l’ambizione di voler essere sempre di più una piattaforma a 360 gradi per l’ascolto di brani e album musicali (si pensi banalmente al recente potenziamento di YouTube Music), dall’altra un trend che vede in modo sempre più prolifico la predominanza di video lunghi, con un taglio più radiofonico e meno incentrato sulle immagini e sulla comunicazione non verbale.

I podcast del Cerbero o di Montemagno possono venire tranquillamente ascoltato in sottofondo, mentre si naviga su altri siti web o si lavora su un’altra finestra.

Gli inserzionisti potranno comprare degli spazi pubblicitari di 15 secondi, scegliendo tra alcune macro-categorie —ad esempio playlist per rilassarsi o per l’aerobica— o tra generi musicali specifici.

YouTube, attraverso il suo capo del dipartimento musica, ha fatto sapere che la mossa mira al potenziamento dei ricavi degli artisti e delle major musicali, con l’obiettivo ultimo di rendere YouTube una piattaforma in grado di correre ad armi pari, per attrattiva e possibilità di accordi commerciali, con competitor del calibro di Spotify e Apple Music.