La Space Force inaugura una nuova unità specializzata in ‘Orbital Warfare’. A lei il compito di continuare i test del veicolo sperimentale a guida autonoma Boeing X-37B.

Siamo, fortunatamente, ancora lontani da scenari da guerre stellari, ma come diceva un antico adagio: se vuoi la pace preparati alla guerra. Così succede che la neonata Space Force abbia creato una nuova unità specializzata in “Orbital Warfare”, guerriglia orbitale.

 

 

La nuova unità, spiegano Military.com e Futurism, è incaricata di testare e vagliare nuove funzioni per il veicolo sperimentale X-37B: uno spazioplano in grado di operare senza personale umano a bordo, e quindi di condurre le operazioni di volo e atterraggio in perfetta autonomia

È un progetto della Boeing, realizzato in concerto con la DARPA —agenzie che si occupa di progettare armamenti e tecnologie inedite per il Pentagono— e la NASA.

Il Boeing X-37B in precedenza era un progetto affidato al diretto controllo dell’Air Force, l’aviazione militare a stelle e strisce. In passato, spiega sempre Futurism, alcune fonti avevano sostenuto che il veicolo avesse già completato alcuni voli di prova con equipaggiamento e armi di tipo militare.

Il primo prototipo dell’X-37B di cui abbiamo notizia, l’OTV-1, ha effettuato il suo primo volo nel 2010. Oggi l’X-37B impiega il razzo vettore della SpaceX ‘Falcon 9’. Vale comunque la pena di sottolineare che il veicolo sperimentale non è stato concepito necessariamente per esclusivi scopi militari, tant’è che la NASA aveva vagliato anche la possibilità di progettarne una versione più grande per il trasporto degli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale.

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