La chiatta Borat 2 salpa sul lungomare di Toronto per promuovere l’uscita del film Amazon.

Un gigantesco personaggio gonfiabile Borat Sagdiyev vestito con una tipica maschera-bikini ha fluttuato intorno al porto della città per pubblicizzare il lancio di Borat Subsequent Moviefilm.

I torontoniani che camminano sul lungomare della loro città sono stati accolti con una gigantesca statua gonfiabile di Borat in cima a una chiatta lunga 30 metri per promuovere il lancio di Borat Subsequent Moviefilm di Amazon Prime Video venerdì.

Una versione di Borat di 40 piedi per 20 piedi, interpretata da Sacha Baron Cohen, si è sdraiata in cima alla chiatta ed era vestita con la famigerata maschera-bikini del personaggio Borat Sagdiyev mentre scivolava all’ombra della CN Tower giovedì.

La chiatta, oltre a promuovere la prima del film, è stata anche decorata con il messaggio Indossa la maschera. Salva dal vivo. Borat Subsequent Moviefilm è il sequel furtivo del mockumentary Borat del 2006 del fumetto britannico Cohen.

Il film originale di Borat, noto anche come Borat: Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan, ha incassato poco più di 262 milioni di dollari per la 20th Century Fox.

Il sequel di Borat, girato e prodotto in segreto, verrà lanciato su Amazon Prime Video poco prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 3 novembre. L’attore, in The Trial of the Chicago 7 di Aaron Sorkin, trova l’umanità, l’intelligenza e l’anima sotto il clown pubblico della figura contro la guerra degli anni ’60 Abbie Hoffman. Nel suo nuovo Borat, invece, fa il suo caratteristico alter ego, che era sempre un cartone animato ma una volta aveva una personalità avvincente, qualcosa di ancora meno coerente.

Il film – il cui titolo completo è Borat Subsequent Moviefilm: Consegna di una tangente prodigiosa al regime americano per trarre vantaggio dalla gloriosa nazione del Kazakistan – non è all’altezza del suo predecessore imperfetto ma che cattura lo spirito del 2006 per molti versi. Pochi o nessuno di loro può essere incolpato del regista Jason Woliner, che ha svolto un lavoro eccellente con attori comici come Brett Gelman, Patton Oswalt e Aziz Ansari. La risposta più semplice (ma incompleta) è che l’era di George W. Bush aveva bisogno di un Borat, e gli anni di Trump lo rendono dolorosamente ridondante.

 

borat 2