Il National Cyber Security Centre inglese ha rivelato che l’Intelligence russa aveva intenzione di colpire le Olimpiadi 2020 con un cyberattacco.

L’accusa é stata mossa oggi, martedì 20 ottobre, attraverso un report pubblicato dal ministero degli Esteri britannico. L’indagine, portata avanti in collaborazione con l’Intelligence statunitense, riporta come i servizi segreti della Russia (GRU) si stessero impegnando in “attività di ricognizione” con l’intenzione di colpire i Giochi di Tokyo 2020.

Se l’informazione si dovesse dimostrare attendibile, vorrebbe dire che le Olimpiadi 2020 avrebbero potuto vivere gli stessi problemi in cui si erano scontrate le Olimpiadi invernali di Pyeongchang del 2018.

All’epoca, degli hacker avevano alterato i sistemi della manifestazione, abbattendo il sito di rivendita dei biglietti e disturbando il servizio di wi-fi interno all’impianto sportivo.

Un crimine che si interconnette direttamente con le accuse attuali, considerando che il Regno Unito, adottando la linea investigativa statunitense, sostiene che anche allora vi fu lo zampino del Cremlino.

Incidentalmente, proprio giovedì scorso gli Stati Uniti hanno direttamente accusato sei ufficiali della GRU di essere parte attiva del cyberattacco contro le suddette Olimpiadi invernali.

Un simile intervento Russo sarebbe da considerarsi una ritorsione nei confronti della manifestazione sportiva. Nel dicembre del 2019, i team russi sono infatti stati estromessi dalla World-wide Anti-Doping Agency (Wada) da ogni evento sportivo mondiale.

Il ban, che ha una durata di quattro anni, é stato decretato solo dopo che l’agenzia anti-doping russa é stata scoperta a manipolare i dati di laboratorio dei propri atleti. Ovviamente la Russia nega sia il doping che la sua responsabilità negli attacchi cibernetici.

Quale che sia la verità, la commissione di Tokyo 2020 non accenna a confermare le accuse britanniche e procede stoicamente verso il conseguimento dei propri obiettivi.

Tokyo 2020 considera la cyber sicurezza come un aspetto importante dell’ospitare i Giochi e la commissione organizzativa di Tokyo 2020 ha sempre preso una serie di misure e si é preparata a fondo. […]

Sebbene non ci sia possibile rivelare dettagli su tali contromisure – considerando la natura della questione -, continueremo a lavorare al fianco delle organizzazioni più importanti e delle autorità per assicurarci che le precauzioni vengano accuratamente implementate,

ha riferito la commissione organizzativa dei Giochi di Tokio al quotidiano The Guardian.

 

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