Secondo uno studio recentemente pubblicato, i bambini potrebbero ingurgitare inavvertitamente milioni di particelle di microplastiche attraverso biberon e affini.
In base a questo nuovo studio di ricerca, le bottiglie preparate con il polipropilene (che rappresentano ad oggi l’82% del mercato mondiale) esporrebbero i neonati di tutto il mondo a più di un milione di particelle di microplastiche al giorno. Questa è senz’ombra di dubbio una stima maggiore rispetto a quelle effettuate precedentemente, che si aggiravano tra le 74’000 e le 211’000 particelle di microplastiche all’anno per quanto riguarda i bambini e gli adulti statunitensi.
È stato condotto un esperimento per testare il rilascio di microplastiche all’interno di questi contenitori in polipropilene, a seguito dei processi di sterilizzazione e pulizia degli stessi: in base alle prove effettuate su 10 biberon, sarebbero state trovate fino a 16 milioni di particelle di microplastiche per ogni litro d’acqua alla temperatura di 70 gradi centigradi.
Dati ancor più preoccupanti nel caso di temperature maggiori dell’acqua: a 95 gradi centigradi, sarebbero ben 55 milioni le particelle di microplastiche rilasciate per litro: sarebbe lo stesso processo di sterilizzazione ad aumentare il rilascio di microparticelle del 35%.
Il consiglio da parte dei ricercatori è di riscaldare i liquidi in contenitori non di plastica, in modo da diminuire la quantità di microplastiche potenzialmente rilasciata, per poi versarli all’interno dei biberon solo una volta raffreddati, evitando il più possibile di riscaldare in un secondo momento i preparati con il forno a microonde.