Grazie alla sonda New Horizons della NASA, siamo finalmente riusciti ad avere maggiori informazioni sulla complessità del pianeta Plutone.

Circa 5 anni fa, più precisamente il 14 luglio 2015, New Horizons è stata in grado di gettare luce sull’atmosfera di Plutone, facendo emergere importanti dettagli a riguardo. In particolare, per quanto riguarda l’atmosfera Plutone presenterebbe una situazione esattamente speculare a ciò che accade sul pianeta Terra: maggiore è l’altitudine, infatti, più le temperature aumentano a causa della radiazione solare, a differenza della superficie in cui si registrano temperature inferiori.

Un team di ricercatori, condotti da membri del Centro nazionale francese di ricerca scientifica, è riuscito finalmente a svelare il mistero dietro le montagne innevate di Plutone grazie a uno studio pubblicato su Nature Communications: a differenza della Terra in cui è presente vapore acqueo, nell’atmosfera di Plutone (composta in massima parte da azoto) sarebbero presenti tracce di metano, un gas che ad alte concentrazioni permetterebbe la formazione della neve.

Nella fattispecie ci sarebbero quantità maggiori di metano in corrispondenza delle altitudini elevate, che quindi condenserebbero portando di conseguenza alle formazione delle cime innevate, a differenza delle altitudini inferiori in cui la condensazione non avviene, essendo la concentrazione del gas inferiore.