La recensione di Noise di Tetsuya Tsutsui, seinen manga dalle atmosfere thriller che ci porta nelle regioni rurali del Giappone, tra omicidi e complessi piani di insabbiamento.
Sono sincero, ho scoperto recentemente il talento di questo mangaka, ma penso non ci sia migliore occasione per farvelo conoscere della recensione di Noise di Tetsuya Tsutsui, un thriller davvero appassionate e ottimamente narrato.
Non è cosa rara tra i seinen manga (e non solo, chiaramente) spostarsi dalle grandi metropoli giapponesi alle regioni più isolate e rurali del Giappone, dove il progresso sfrenato fatica ancora a radicarsi e dove persistono ancora tradizioni, superstizioni e un atteggiamento di vita molto lontano da quello dei salary men della capitale.
Ed è il caso di Noise di Tetsuya Tsutsui, la cui ambientazione ci porta Shishikari, un piccolo villaggio immerso nel verde, incastonato tra le vicine montagne a circa due ore dalla pulsante metropoli di Nagoya.
Da Twin Peaks, a molti episodi di X-Files e videogiochi come Alan Wake (ve la ricordate ancora Bright Falls, vero?), passando per tanti altri fumetti (giusto per fare un esempio il recente Summer Time Rendering di Yasuki Tanaka), per me è impossibile resistere al fascino di queste piccole comunità isolate, così diverse da tutto il resto e peculiari, tradizionalmente perfette per ambientarci un thriller.
In questa ambientazione, Keita Izumi è riuscito ad avviare con successo una piccola impresa agricola, specializzata nella coltivazione di un particolare tipo di fico nero, estremamente delizioso ma impegnativo. Assieme al suo socio e amico d’infanzia Jun Tanabe, la sua attività ha permesso alla comunità di svilupparsi, offrendo lavoro ed emancipazione e addirittura portando le telecamere nel villaggio di Shishikari, che per la prima volta si sente in qualche modo “importante”.
Ma qual è la risorsa più importante in un contesto così pacifico e delicato? Il denaro? L’impiego? L’attenzione dei media e degli alti organi del governo? Beh, la risposta dipende da chi è il vostro interlocutore, ma in generale tutti sembrano d’accordo su una cosa.
La cosa più importante è mantenere la propria tranquillità, in una routine rassicurante.
Immaginate una leggera musica di sottofondo, un ritmo delicato, continuo, che da sicurezza e che viene scandito più dal trascorrere delle stagioni che da tutto il resto. Cosa accadrebbe se in questo loop ad un certo punto si inserisse un rumore estraneo, minaccioso e completamente alieno?
Ecco quindi il punto di interesse di Noise di Tetsuya Tsutsui.Improvvisamente nel piccolo villaggio arriva un forestiero, dall’aria tutt’altro che rassicurante. Cerca lavoro, visto che l’impresa agricola Izumi funziona bene, dice di chiamarsi Matsuo Suzuki e la cosa è confermata dalla sua patente, da Keita e Jun avvertono immediatamente una sensazione di pericolo.
Anche se non sembra uno yakuza o un tossicodipendente quel volto ricorda qualcosa di minaccioso ai due giovani contadini. Assomiglia dannatamente a quello di un assassino, condannato oltre quindici anni prima per il sequestro e l’omicidio di una ragazza a Nagoya, una storia terribile, visto che il corpo fu trovato a pezzi, nonostante gli avvertimenti alla polizia, che si dimostrò incapace di prevenire un tale brutale delitto.
La tensione è palpabile, ma i due giovani riescono con notevole sangue freddo ad allontanare temporaneamente l’uomo, cercando di trovare informazioni.
Keita è in una fase delicata della propria vita, la sua attività sta prendendo quota, ma è in corso di separazione dalla moglie e la figlia diventa oggetto di contesa. In ogni caso si sentono in dovere verso la propria comunità e questo Mutsuo Suzuki/Komisaka sembra proprio l’uomo macchiatosi di omicidio quindici anni prima. Come può essere in libertà? Quale mistero lo riguarda?
Già questo sarebbe sufficiente per allarmare i ragazzi, ma quando Jun si accorgerà che il forestiero sta “puntando” la (quasi ex) moglie di Keita e la sua bambina, i due non perderanno tempo e con l’aiuto del nuovo e del tutto inesperto poliziotto locale, si metteranno sulle tracce dell’uomo per allontanarlo a qualunque costo.
Il piano è ben organizzato. La presenza di un fucile da caccia sembra essere un deterrente più che sufficiente, ma qualcosa non funziona e la situazione degenera in una colluttazione che lascia a terra, privo di vita, uno dei coinvolti.
Ed ecco il plot twist di Noise di Tetsuya Tsutsui: l’inversione totale dei ruoli, il predatore diventa preda e viceversa, i confini tra buoni e cattivi si confondono, si sovrappongono. Come si protegge una comunità da un rumore estraneo, dissonante che rischia di stravolgere e rovinare tutto?
Cosa si è disposti a fare per salvaguardare la propria famiglia, la propria comunità?
Il thriller di Tetsuya Tsutsui racconta in modo davvero appassionante una storia di crimini e complessi piani di insabbiamento, arrivando a coinvolgere non solo le autorità locali di Shishikari (polizia, vicesindaco), ma anche l’intera popolazione più che disposta all’omertà e le unità investigative di Nagoya.
Keita Izumi e Jun Tanabe saranno al centro del mirino e con lucida adamantina freddezza si renderanno protagonisti di un seinen manga che, complice una tensione narrativa davvero eccellente, si legge tutto d’un fiato.
Il ribaltamento di ruoli, pur non essendo una trovata narrativa originale, in Noise di Testuya Tsutsui viene rappresentata in maniera favolosa
Il ribaltamento di ruoli, pur non essendo una trovata narrativa originale, in Noise di Testuya Tsutsui viene rappresentata in maniera favolosa, trasformando presto i sorrisi e la quiete della campagna in una minacciosa vibrazione fredda, impossibile da ignorare.
Tetsui si dimostra un mangaka esperto, consapevole delle proprie capacità e capace di dosare rivelazioni e colpi di scena, anche quando decide di “anticipare” quello che potrebbe essere considerato un ovvio finale, cambiando ancora corsia.
Tra le sue opere alcune perle come Prophecy e Poison City (già pubblicate dall’editore J-Pop Manga) mi avevano già profondamente colpito per la lucidità dei contenuti e la messa in scena, con Noise abbiamo una netta conferma di quanto già di buono affermato su questo mangaka.
Per saperne di più su Poison City:
Il disegno è pulito, proporzionato, interessante nello studio delle espressioni e dell’anatomia, ma anche efficace nelle – non frequentissime – scene action.
La “telecamera” tende ad essere puntata sempre molto vicina ai volti dei vari personaggi, ma lascia intravedere l’ambientazione rurale di Shishikari quel tanto che basta per renderla importante, presente, magnetica.
Noise di Tetsuya Tsutsui non è solo gradevole al tratto e con un buon storytelling, è un thriller appassionante, intelligente, che come tante cose belle ha il difetto forse di finire troppo presto.
La caccia all’uomo sarebbe potuta durare di più, le vicende legate a Keita nella fase conclusiva del volume potevano diventare addirittura un fumetto a parte, così come l’approfondimento sui restanti abitanti del villaggio (esclusi il vecchio novantaduenne signor Yokota, il vicesindaco e i poliziotti locali) che sono comparse piuttosto anonime, seppur importanti.
Ottimo il cofanetto approntato da J-Pop Manga, con i volumi all’interno pronti per essere divorati tutti d’un fiato, con le loro affascinanti copertine, molto grafiche ed evocative.
Mi piace questa possibilità di scelta offerta per prima dall’editore milanese: gli amanti del binge reading (in questo caso raccomandatissimo) possono subito essere accontentati, chi preferisce una lettura episodica troverà anche le edizioni singole, al medesimo prezzo. Giusto, formula non a caso ormai adottata da tanti per brevi serie come questa.
In conclusione della recensione l’intricato puzzle del giallo di Noise di Testuya Tsutsui, unitamente con le atmosfere thriller, rendono quest’opera davvero scorrevole e affascinante e confermano il talento di questo mangaka che sa interpretare in maniera eccellente la contemporaneità della nostra società (e a guardare bene non solo giapponese), con metafore efficaci, sotto-significati sempre densi e uno storytelling davvero invidiabile.
E voi, cosa sareste disposti a fare pur di proteggere la vostra tranquilla comunità dal pericoloso rumore esterno?
- Ottima sceneggiatura e il ribaltamento dei canonici ruoli "buoni/cattivi"
- Disegni validissimi e grande storytelling
- Tensione palpabile lungo tutta la storia, thriller appassionante
- Cofanetto completo, ottimo per il binge reading
- Forse dura troppo poco, alcune parti meritavano un approfondimento maggiore
- Anche se il plot twist non è una trovata originalissima, è comunque ottimamente raccontato