All’aeroporto di Helsinki, alcuni cani sarebbero riusciti a fiutare le persone affette da Covid-19 con una percentuale di successo prossima al 100%.

La scoperta potrebbe avere del sensazionale: a partire dall’inizio di questa settimana, i passeggeri dell’aeroporto di Helsinki (Finlandia) sono stati sottoposti a dei controlli sperimentali anti-covid da parte di cani specializzati. I cani sono così riusciti a scovare i positivi al Covid-19 con percentuali molto alte, che si aggirerebbero al di sopra del 90% di sensibilità.

Al momento non si sa quale sia il meccanismo che permetta loro di riuscire a distinguere tra le persone positive o meno, nè se questo sia una metodica affidabile quasi al 100%: non ci rimane dunque che attendere con impazienza ulteriori ricerche in merito. Un altro studio francese uscito di recente avrebbe mostrato una sorprendente sensibilità del 95% nel riconoscimento da parte dei cani, in particolare dal sudore d’ascella di alcuni campioni scelti casualmente.

L’aeroporto di Helsinki è al momento il primo ad avere tentato una metodica di questo genere: nulla da temere anche per le persone allergiche ai cani o che ne hanno paura. I passeggeri non hanno infatti un contatto diretto con i cani “anti-covid”, dal momento che il test è eseguito con una salvietta che viene strofinata sulla loro pelle, per poi essere messa all’interno di un recipiente apposito. Nel caso in cui i cani trovassero il Covid-19, essi emetterebbero dei segnali di riconoscimento nel giro di un minuto o poco più.