Tra alligatori strafatti di elio e pugnali ricavati dalle feci, anche Trump e Putin finiscono con il vincere l’Ig Nobels del 2020.

Nella notte è stato pubblicato il video con cui il magazine scientifico umoristico Annals of Improbable Research (AIR) ha premiato i traguardi scientifici più triviali o esilaranti dell’anno, cogliendo l’occasione per “vendicarsi” della classe politica populista.

Come ogni anno sono stati declamati dieci vincitori che, attraverso il loro operato, sono riusciti a intavolare situazioni assolutamente ridicole e folli che, tuttavia, hanno nondimeno sviluppato tutta una serie di importanti intuizioni scientifiche.

Tra gli esperimenti più bizzarri emerge nettamente quello del dottor Stephan Reber e colleghi, i quali hanno rinchiuso un alligatore in una camera a tenuta stagna riempita di elio, così da studiarne la risonanza del tratto vocale.

Si è trattato di un passo vitale nel capire l’acustica della famiglia alligatoridae e le capacità comunicative dei suoi esemplari, ma nei fatti si è tradotto nell’obbligare un alligatore a trimbulare in un tono che ci si aspetterebbe essere acuto e buffo. Spoiler: non è così.

 

 

Altrettanto anomalo il test eseguito dall’antropologo Metin Eren, il quale ha voluto mettere alla prova una leggenda metropolitana per cui un eschimese è riuscito a costruire un coltello scolpendo le proprie feci congelate. “È stato un fallimento miserabile”, ha ammesso Eren.

Gli Ig Nobels 2020 sono tuttavia stati consegnati a pari merito anche al brasiliano Jair Bolsonaro, al britannico Boris Johnson, all’indiano Narendra Modi, al messicano Andrés Manuel López Obrador, al bielorusso Alexander Lukashenko, allo statunitense Donald Trump, al turco Recep Tayyip Erdogan, al russo Vladimir Putin e al turkmeno Gurbanguly Berdimuhamedow.

Tutti i leader nazionali che, con il loro discutibile modo di reagire alla pandemia di Covid-19, hanno dimostrato nei fatti come i politici siano in grado di surclassare l’autorità di scienziati e dottori, quando si tratta di influenzare la salute immediata delle persone.

A causa delle preoccupazioni causate dal coronavirus, l’edizione di quest’anno degli Ig Nobel – la trentesima – non ha avuto modo di svolgersi live e i dieci vincitori non hanno pertanto potuto reclamare il premio di 10 trilioni di dollari dello Zimbabwe.

 

 

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