Un’osservazione della attività del sole ha confermato ciò che gli scienziati NASA sospettavano da anni: siamo ufficialmente entrati in nuovo ciclo solare.

Stando a quanto studiato finora, un ciclo solare è un processo che dura in media 11 anni, considerando un ciclo magnetico completo di 22 anni. Le prime registrazioni del ciclo solare risalgono infatti alla metà del diciottesimo secolo, e da quel momento ne sono susseguite circa 24.

Alcuni scienziati della NASA, in collaborazione con NOAA, l’amministrazione nazionale oceanica ed atmosferica, hanno convenuto nello stabilire il termine del ventiquattresimo ciclo solare allo scorso dicembre 2019, dando così inizio al venticinquesimo ciclo solare.

Uno dei segni più caratteristici ed evidenti del ciclo solare, che permette di discriminare tra la fase acuta e minima dello stesso, è la comparsa delle macchie solari sulla superficie della stella, che consistono in delle zone d’ombra caratterizzate da una bassa temperatura e un’intensa attività elettromagnetica. Il momento di picco della comparsa delle macchie solari è attualmente previsto per il 2025, più precisamente nel mese di luglio.

In corrispondenza dell’attività magnetica solare massima, si registra un aumento di tempeste magnetiche, determinando una maggior probabilità di assistere al fenomeno delle aurore polari. Il numero di macchie solari è al momento registrato e tenuto sotto controllo da parte di Frédéric Clette, direttore del World Data Center Sunspot Index, e dei suoi collaboratori.

A prendere parola in particolare è stato Doug Biesecker, fisico solare dello SWPC, Space Weather Prediction Center in Colorado, il quale ha dichiarato che il venticinquesimo ciclo solare sarà inferiore alla media, ma ciò nonostante non privo di rischi da un punto di vista meterologico spaziale, facendo infine una menzione sull’impatto effettivo e tangibile che il Sole ha sulle nostre vite.