Cosa è successo nell’ottavo giorno di Festival di Venezia? Vi portiamo a scoprire i nuovi film visti nella giornata.

Nell’ottavo giorno del Festival di Venezia, arrivano gli ultimi due film italiani presenti nel Concorso: Notturno di Gianfranco Rosi e Le Sorelle Macaluso di Emma Dante.

Due film profondamente diversi. Due pellicole che hanno fatto discutere a modo loro. Da una parte l’estetismo del dolore che Rosi porta sul grande schermo come summa massima di un viaggio di tre anni ai confini del Medio Oriente per raccontare le anime in pena dei sopravvissuti di guerra; dall’altra parte, la trasposizione cinematografica dell’opera teatrale della stessa Emma Dante che parla di sorellanza, di vita ma anche di sopravvivenza alla morte, al lutto e al dolore.

Notturno, girato nel corso di tre anni sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano, racconta la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un’unità che va al di là delle divisioni geografiche. Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un “notturno” che pare infinito. Notturno è un film di luce dai materiali oscuri della storia.

Protagoniste de Le Sorelle Macaluso sono: Maria, Pinuccia, Lia, Katia, Antonella. L’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo, dove vivono da sole, senza genitori. Una casa che porta i segni del tempo che passa, come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste.

Se vi foste persi la diretta, potete recuperarla qui:

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