Con questa spiegazione del finale di The Umbrella Academy 2, di facciamo luce sulla conclusione della stagione in attesa di una probabile terza stagione.
Con questa spiegazione del finale di The Umbrella Academy 2 cerco di venirvi incontro nel risolvere il probabile mal di testa tra viaggi temporali, conseguenti stravolgimenti degli eventi, stragi e colpi di scena improvvisi. Mettiamoci comodi, quindi.
Prima di scrivere da qualche parte idiozie del tipo “Ci stai spoilerando tutto, vergogna!”, vi consiglio ovviamente di non leggere e fuggire a velocità luce da questo pezzo se non avete finito la seconda stagione della serie Netflix. Andremo full spoiler su tutte le ultime battute e su quello che penso potrà essere una abbastanza scontata terza stagione.
Al link qui sotto tra l’altro trovate la nostra recensione della stagione, scritta dalla nostra Gabriella.
Cosa è successo?
Questa spiegazione del finale di The Umbrella Academy 2 parte dal presupposto che abbiate già visto la serie e posto attenzione a quello che guardavate, quindi evito di farvi riassuntoni generali inutili. Cerchiamo di capire nel dettaglio i punti meno chiari di quanto successo specie negli ultimi 2/3 episodi.
La serie termina con quello che pare essere dapprima una sorta di vissero tutti felici e contenti, avendo il team di protagonisti impedito la apocalisse negli anni ’60 e non si sa bene come anche quella nel 2019 causata da Vanya.
Per salvare il mondo quasi ogni membro del team compie delle difficili scelte
Non che non ci sia stato alcun costo, e per arrivare a questo risultato quasi ogni membro del team compie delle difficili scelte. Vanya deve rinunciare al sogno di una relazione con Sissy, che in teoria punta a scampare dai capi di imputazione per la morte del marito, ucciso dai poteri del figlio (tra poco ci torniamo); Allison abbandona suo marito e la sua battaglia; Klaus è costretto ad accettare che Dave (il ragazzo di cui si è innamorato nel passato nella prima stagione) si arruoli nell’esercito e vada a combattere (e morire) in Vietnam; Ben trova la morte definitiva, interagendo in qualche modo con l’energia emessa dai poteri di Vanya, pur di entrare nella sua mente e rassicurarla in merito alle sue capacità e alla sua famiglia, così da evitare l’apocalisse.
Diego nel mentre ha una tresca con niente di meno che la figlia della Handler, ovvero Lila, il personaggio forse più interessante in merito a plot twist di questa stagione. Dal mio punto di vista, era telefonato fin dall’inizio del quarto episodio che l’assassino dei genitori di Lila si rivelasse proprio il vecchio Cinque (a quel punto ancora assoldato dalla Commissione, l’entità che controlla la stabilità della linea temporale), mentre mi ha decisamente stupito soprattutto il gigantesco mindfuck della vera natura della ragazza e di conseguenza la rivelazione degli interessi della Handler.
La Handler è un villain speculare a Reginald
La Handler è un villain speculare a Reginald (il padre adottivo del gruppo di protagonisti) e volutamente macchietta dal lato opposto, un personaggio che seleziona dunque talenti, stavolta solo per mirare ad una grande (e direi infinita) sete di potere. Lila è nata come gli altri nostri protagonisti sempre il primo ottobre del 1989, e la sua specifica abilità è quella di poter specchiare/replicare ciascuno dei poteri che gli si presentano davanti.
Una chicca, che è anche un modo decisamente apprezzabile di giocare senza barare con lo spettatore, sta nella scena in cui Cinque insegue Lila nel magazzino prima dell’arrivo della Handler. In quel momento la ragazza scompare da un punto all’altro, non a caso senza essere mai inquadrata nell’azione di teletrasporto.
Uno spettatore intelligente in quel momento avrebbe potuto iniziare a farsi due domande, e sinceramente non c’è colpo di scena migliore di uno che lascia una propria scia alle spalle.
Dopo aver conquistato la possibilità di controllare il tempo grazie all’esecuzione del consiglio di amministrazione della Commissione da parte di Cinque, la Handler rimane quindi inghiottita da un vero e proprio delirio di onnipotenza, interessata in questo caso al figlio di Sissy, Harlan.
Vanya passa il suo potere ad Harlan per salvarlo
Negli episodi precedenti, Harlan, che soffre di una qualche forma di disagio che lo rende muto e ha un grande rapporto con Vanya, sconvolto dal possibile allontanamento della ragazza, aveva deciso di suicidarsi cercando di affogare. Pur essendo già morto, Vanya riesce in qualche modo a riportarlo in vita e nel tentativo gli passa il suo potere, che lo porta poi ad uccidere per errore il padre e attivare un legame con Vanya.
Sul finale pare che la numero sette riesca a rimuovere dal piccolo la capacità di trasformare il suono in energia, ma proprio negli ultimissimi minuti capiamo che non è così, visto che Harlan in auto con la madre fa levitare tranquillamente nel palmo della mano uno dei suoi giocattoli. Do piuttosto per scontato torni in una forma adulta nella altamente probabile terza stagione, di cui parleremo dopo in questa spiegazione del finale di The Umbrella Academy 2.
Fatto sta che in seguito allo scontro finale la Handler muore male, uccisa dal capoccia dei tre fratelli svedesi, dopo che Cinque salva i fratelli riavviando il tempo per qualche secondo (cosa telefonata dal dialogo con Reginald dopo la reunion di famiglia, come sottolinea il pedante montaggio). Il leader del trittico svedese, gruppo di agenti inviati dalla Commissione nel passato all’inizio della stagione, ha visto i propri fratelli morire proprio a causa delle macchinazioni e degli inganni della Handler, e la vendetta mi sembra in questo caso più che legittima. Molto folle e per questo divertente la scelta di far interagire lo svedese con la setta orfana di Klaus, di cui probabilmente diventerà membro o leader.
Morta la Handler e cambiata quindi completamente la dirigenza della Commissione, ora molto più amichevole (e quasi venerante, direi) nei confronti del team della Umbrella Academy, Cinque riesce ad ottenere la valigetta (la macchina del tempo) necessaria per tornare nel futuro senza cadere in viaggi maldestri in altre epoche. Negli ultimi istanti della stagione sembra presentarsi un complessivo lieto fine, seppur con qualche sacrificio.
Nella loro scampagnata nei primi anni ’60 i sette fratelli hanno fatto irrimediabilmente dei danni alla linea temporale
E invece no, perché nella loro scampagnata nei primi anni ’60 i sette hanno fatto irrimediabilmente dei danni al continuum temporale, scombinando al completo le sorti e la stessa nascita della Umbrella Academy (e questo contraddice letteralmente qualsiasi logica che lo show ci ha spiegato finora, anche più di altri elementi, ma sorvoliamo). In questo futuro alternativo, Reginald non ha addestrato la Umbrella Academy, ma la Sparrow Academy, e sempre in questo futuro Ben è ancora vivo (così che lo script potesse bypassare la morte del personaggio nel passato).
Abbiamo quindi un bel cliffhanger e l’introduzione di un nuovo team (di cui si vede solo la silhouette perché del gruppo ovviamente ancora non è stato fatto casting): abbiamo tutte le basi per una terza stagione.
Una terza stagione?
In questa spiegazione del finale di The Umbrella Academy 2 non potevo non parlare di una ipotetica terza stagione.
Allora, metto le mani avanti: la conferma per una terza stagione deve arrivare da un rinnovo ufficiale da parte di Netflix, quindi prima di darla per certa ce ne vuole. Tuttavia, The Umbrella Academy è anche una delle serie di punta di Netflix, che l’anno scorso ha racimolato 45 milioni di account/spettatori dopo un mese (un’unità viene contata dopo aver visto il 70% di un singolo episodio), quindi mi sembra abbastanza una safe bet dire che se il trend rimarrà lo stesso la serie godrà di un rinnovo.
Detto questo, ora mi addentro in un campo non familiare, visto che non ho mai letto il fumetto di The Umbrella Academy, non so minimamente come si distingue dalla serie e soprattutto in quale modo punta verso il futuro. Da quanto è possibile apprendere da questo articolo di Forbes, Gerard Way, scrittore della serie cartacea (e frontman dei My Chemical Romance, tra le altre cose), ha fatto sapere che il prossimo volume cartaceo si chiamerà (attenzione, attenzione) Sparrow Academy, seguendo il precedente chiamato Hotel Oblivion, che a sua volta seguiva Dallas, a cui la seconda stagione di The Umbrella Academy è liberamente ispirata.
Way continua nel discutere della Sparrow Academy in questi termini, e traduco letteralmente dall’inglese:
La serie finalmente incomincia a rispondere alla domanda: “E gli altri bambini nati nello stesso giorno [dei ragazzi della Umbrella Academy, ndr]? I fratelli della Umbrella Academy non sono più soli.
Senza voler sembrare troppo affrettati, mi sembra chiara la direzione che prenderà lo show televisivo, visto anche il prendere direttamente nel finale della seconda stagione il nome di questa squadra di eroi alternativa. Direzione che comunque più o meno ha iniziato già ad aprirsi con il personaggio di Lila, appunto anche lei nata il primo ottobre del 1989, come il resto del gruppo che conosciamo.
In ogni caso, per capire cosa ci riserverà il futuro, certo non basta questa spiegazione del finale di The Umbrella Academy 2: per avere risposte certe dovremo sicuramente aspettare almeno un altro anno.
E voi invece, cosa ne pensate del finale e cosa vi aspettate da una altamente probabile terza stagione?