E se Elon Musk diventasse anche editore, con una sue media company? Il N.1 di Tesla ne avrebbe parlato con un veterano del giornalismo americano (oggi nelle file degli scettici sul covid-19).

Il New York Times ha dedicato un ampio ritratto al suo ex cronista Alex Berenson, un veterano del giornalismo americano diventato in questi giorni una delle più vivaci voci del scetticismo contro il covid-19. Si è parlato anche di una possibile media company di Elon Musk.

 

Alex Berenson

 

Alex Berenson è un personaggio che ha stupito il mondo. Non è un cialtrone e i suoi lavori passati, al NY Times ma non solo, lo testimoniano bene. Ha firmato diverse importanti inchieste, alcune di queste hanno perfino portato a degli arresti, ed era anche un autore best-seller più che rispettato.

Poi negli ultimi anni la carriera di Berenson ha preso un’altra piega, prima un libro contro la marijuana e, poi, una serie di posizioni sempre più radicali espresse su Twitter, con l’apice delle stranezze raggiunte nel corso dell’epidemia. Berenson è uno di quegli americani che si oppone all’obbligo di indossare la mascherina, e sul Covid-19 ha scritto un libro auto-pubblicato che era stato al centro di una polemica.

Ne avevamo parlato anche noi: si chiama “Unreported Truths About COVID-19 ang The Lockdown” e se ne era parlato molto perché Amazon aveva deciso di rimuoverlo dal suo catalogo, senza grosse spiegazioni.

Si era esposto anche Elon Musk, che si era schierato a difesa del libro di Berenson e contro la censura di Amazon (“l’azienda di Bezos va smantellata”, aveva addirittura detto). Una parentesi del lungo articolo del New York Times è proprio dedicata al N.1 di Tesla, e forse è anche la più interessante.

Il quotidiano lascia infatti intendere che Elon Musk abbia considerato l’idea di aprire una sua media company  assieme ad Alex Berenson.

I due ne avrebbero discusso assieme lo scorso giugno. Non sappiamo se l’idea sia stata scartata immediatamente, o se ci stiano ancora lavorando assieme. Secondo il New York Times Berenson avrebbe anche approfondito il discorso con alcuni reporter, che idealmente avrebbe voluto nella sua squadra. Sembra, ad ogni modo, che il progetto per il momento abbia raggiunto un binario morto. In futuro, chissà.

Fondamentalmente Alex e io siamo giunti alla conclusione che c’è spazio per una news company che sia ferocemente imparziale

ha detto Elon Musk. Nel futuro prossimo vedremo un sito d’informazione edito dal fondatore di Tesla e SpaceX?

Proprio in questi giorni è in corso una lotta senza esclusioni di colpi tra parte dei venture capitalist e il tech journalism americano. La Silicon Valley è sempre più insofferente verso i modi con cui il giornalismo americano parla di lei. Un magazine edito dal guru dell’imprenditoria tech più oltranzista potrebbe già contare su una grossa pletora di sostenitori.