Una youtuber ha spiegato quanto si guadagna, esattamente, grazie ad un video che riesca ad ottenere più di 1 milione di visualizzazioni.

Ma andiamo con ordine, i content creator di Youtube possono guadagnare con i loro video grazie alla partner con il sito. La monetizzazione è resa possibile dalle pubblicità degli inserzionisti, che possono comparire prima o durante il video.

Gli youtuber guadagnano solo quando i loro spettatori visualizzano uno spot

Il possono è importante: non è detto che le pubblicità compaiano ad ogni riproduzione del video, anzi spesso non è così. Gli youtuber guadagnano solo quando i loro spettatori visualizzano uno spot. Youtube ha iniziato ad offrire altre opportunità di guadagno ai suoi content creator, inseguendo quanto fatto da Twitch negli ultimi anni. Le inserzioni continuano comunque a rappresentare la voce di guadagno diretta più importante.

Fatte queste premesse, è comunque interessante ascoltare l’esperienza di Shelby Church, una youtuber da oltre 1.2 milioni di iscritti che nel corso della sua carriera ha realizzato diciassette diversi video con oltre 1 milione di visualizzazioni.

Arrivando al dunque, quanto si guadagna con un video da oltre 1 milione di click? Dipende, la media oscilla trai 2.000$ e i 5.000$.

Le variabili in gioco sono davvero molte. Ad esempio, un video della Church paradossalmente intitolato “This Is How Much YouTube Paid Me For My 1,000,000 Viewed Video (not clickbait)” le ha fruttato 7.000$. Il video in questione ha quasi 3 milioni di visualizzazioni.

Dipende moltissimo dal tipo di audience raggiunta, e spesso questa può variare di molto a seconda del contenuto, e spesso il content creator non ha un reale potere su questa variabile. Se uno youtuber produce contenuti in inglese, c’è una grossa differenza dal raggiungere un pubblico prevalentemente americano, o britannico o australiano. Questo perché il CPM, i corrispettivo medio ogni 1.000 visualizzazioni, dei tre Paesi non è uguale.

Gli inserzionisti possono pagare di più o di meno una campagna pubblicitaria a seconda del Paese interessato.

Uno youtuber italiano, a parità di click, guadagnerà molto meno di un collega americano.

Un altro fattore importate è la durata del video: se il contenuto dura più di 10 minuti, lo youtuber è libero di inserire più di uno spazio pubblicitario al suo interno. Non è detto che se il content creator dà indicazione a Youtube di mettere 2, 3 o addirittura più pubblicità, poi effettivamente ad ogni riproduzione del video ne saranno mostrate altrettante, ma statisticamente è più probabile che su un video da più di 10 minuti il sito finisca per mostrare più di uno spot, facendo guadagnare più soldi allo youtuber.

Ma attenzione, spiega sempre la ragazza, perché è anche possibile non guadagnare nulla da un video con oltre 1 milione di visuallizzazioni. È sufficiente che sia presente un contenuto di cui non si possiedono i diritti di copyright, come una canzone, o che tratti di argomenti sconvenienti. A quel punto YouTube può decidere di demonetizzarlo e lo youtuber non guadagnerà assolutamente nulla, a prescindere da quanti click faccia.