Huawei è stata esclusa dalle gare per la fornitura delle apparecchiature 5G di Italia e Gran Bretagna.

Nel decidere da chi comprare l’impiantistica per i network 5G che nasceranno presto in Italia e in Brasile, Telecom Italia chiude le porte alla nota azienda cinese di telefonia. Dovrebbero essere invece presenti Cisco, Ericsson, Nokia e Mavenir and Affirmed Networks, società recentemente acquistata da Microsoft.

Una situazione molto simile si era già presentata quattro giorni fa, quando l’Inghilterra ha inibito a Huawei ogni partecipazione alle Reti britanniche. In ambo i casi, l’esclusione sarebbe dovuta ai timori che colosso delle telecomunicazioni di Shenzen si presti allo spionaggio, ovvero che fornisca informazioni sensibili al natio Governo comunista.

 

 

Siamo fermamente convinti che la sicurezza e lo sviluppo dell’Italia digitale debbano essere supportati da un approccio basato su fatti e non da illazioni infondate. Siamo un’azienda privata, presente in Italia da 16 anni e in Europa da 20 e siamo parte della catena del valore globale; abbiamo contribuito allo sviluppo del 3G, del 4G e ora del 5G e siamo alla guida di alcuni dei comitati di standardizzazione globali.

Siamo impegnati a contribuire allo sviluppo digitale del Paese – anche in questa difficile fase – con tecnologie, impiego, risorse, sia in modo diretto che indiretto, attraverso la catena di fornitura dei nostri partner. Sicurezza, trasparenza e rispetto delle regole sono gli elementi fondamentali che ci hanno garantito la fiducia di operatori di telecomunicazioni, imprese e consumatori,

riporta l’azienda in una nota.

Il fatto che Huawei possa raccogliere dati per favorire la Cina è una voce che non è mai confermata da dati fattuali, ma che è sempre stata fortemente sostenuta dal presidente statunitense Donald Trump, il quale ha più volte sanzionato la suddetta azienda cinese.

Dal suo canto, Huawei offre una lettura diversa dei fatti: suggerisce che la feroce guerra commerciale in cui si è trovata coinvolta sia di natura politica e che la Casa Bianca stia mettendo alla prova i suoi alleati per vagliare la loro fedeltà nei confronti della bandiera a stelle e strisce.

 

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