L’attore Kevin Bacon ha ricordato la sua esperienza sul set di Venerdì 13, ed ha parlato di un qualcosa che fatica ancora ad accettare.

Kevin Bacon ha partecipato al primo Venerdì 13. Nonostante questa cosa per alcuni attori possa essere un vanto, per un personaggio come Kevin Bacon per certi versi sembra quasi una vergogna. L’attore ha dichiarato più volte di aver partecipato al film perché aveva bisogno di soldi per pagare l’affitto. Ma, ultimamente ha dichiarato un’altra cosa che gli dà fastidio dell’aver partecipato al lungometraggio.

Intervistato da Entertainment Weekly Kevin Bacon ha dichiarato:

Mi fa sempre orrore il fatto che quando viene qualcuno per chiedermi un autografo, quella di Venerdì 13 è la fotografia che più vogliono autografata. Si tratta di me con il sangue che mi scende dalla bocca ed una freccia piantata sul collo. Di solito sono un tranquillone, ma dopo un po’ che continui ad autografare queste foto ti viene da dire: dovrei veramente autografare foto di me morto?

Bacon ha anche raccontato di come sia nata la scena della sua morte, con Tom Savini che ha costruito un collo finto, e che lo ha costretto a stare fermo in una posizione scomoda per tanto tempo. Insomma, il cinema è anche questo.