SpaceX ha rimandato a data da destinarsi il lancio dei 57 satelliti di Starlink che dovevano aggiungersi ieri alla costellazione esistente, ma intanto ci si può pre-registrare al servizio.
Doveva avvenire ieri sera poco dopo le ore 22 italiane il lanciodi 57 satelliti di Starlink che si sarebbero uniti alla costellazione esistente.
La diretta, come sempre, si sarebbe potuta seguire sul canale ufficiale YouTube di SpaceX.
Invece con un tweet, pubblicato sul profilo ufficiale un paio di ore prima, è stato annunciato il rinvio del lancio programmato spiegando che sono necessari ancora alcuni giorni per effettuare dei test e che presto verrà divulgata la nuova data di lancio.
Standing down from today’s Starlink mission; team needed additional time for pre-launch checkouts, but Falcon 9 and the satellites are healthy. Will announce new target launch date once confirmed on the Range
— SpaceX (@SpaceX) June 26, 2020
Il carico questa volta includeva due satelliti BlackSky, utili per servizi di imaging terrestre e analisi dei dati.
Per questo lancio, tutti i satelliti Starlink sono equipaggiati con sistemi di visiere parasole schierabili che SpaceX ha ideato per limitare la riflettività. Il lancio includerà anche l’atterraggio della prima fase del booster.
Non si può nascondere po’ di delusione, ma intanto che aspettiamo il lancio, da alcuni giorni è possibile per ogni persona del mondo pre-registrarsi ai test che verranno effettuati sulla rete. Basta semplicemente compilare il form online che richiede solo un indirizzo mail, un codice postale e il paese di appartenenza.
Non si sa ancora quali saranno le regioni oggetto delle prime prove “sul campo”, lo stesso Musk centellina su Twitter i dettagli a cui possiamo aggrapparci per avere qualche indiscrezione.
Private beta begins in ~3 months, public beta in ~6 months, starting with high latitudes
— Elon Musk (@elonmusk) April 23, 2020
Da questo tweet si legge che l’infrastruttura sarà testata prima alle “alte latitudini”, a quanto pare entro luglio per i privati e ci vorranno altri sei mesi per il pubblico.