Tempo di spending review per l’impero Microsoft: dopo la chiusura di Mixer ora arriva la chiusura di tutti i negozi retail del brand nel mondo.

Per Microsoft si tratta di un importante cambio strategico. L’obiettivo, ora, è quello di puntare tutto sull’online, partner commerciali a parte. Redmond rinuncia definitivamente ad inseguire il modello Apple Store.

Con la chiusura del reparto smartphone (anche sé…), Microsoft rimane attiva nella vendita di prodotti hardware grazie alle famiglie di device Surface e Xbox. Per questo l’idea di avere dei flagship store dove mostrare le novità di punta era apparsa tutto sommato ragionevole.

 

 

Cosa succede ora? La mossa prevede la chiusura di tutti i negozi, fatta eccezione per quattro punti strategici, che cambieranno comunque la loro vocazione. Allo stesso tempo, tutti i servizi di customer care e assistenza rimarranno operativi, sì, ma da remoto.

 

Quattro negozi —tra Oxford Circus a Londra, New York, Sydney e Redmond— verranno trasformati completamente: saranno chiamati Microsoft Experience Center e verrà a meno la vendita di prodotti. Rimane la possibilità di interagire ed esplorare i servizi della compagnia.

Insomma, dei bastioni di Microsoft all’interno di tre delle più importanti e vivaci metropoli del mondo.