Trentino, una petizione per “graziare” l’orso che aggredì la famiglia di escursionisti

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L’orso che in Trentino ha aggredito una coppia padre e figlio sarà abbattuto, Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha firmato l’ordinanza con cui dà mandato di procedere alla Guardia forestale.

Succedeva il 22 giugno, Fabio e Christian Misseroni sono stati aggrediti e feriti da un orso durante un’escursione sul monte Peller, Val di Non. Poi un secondo avvistamento, sempre nella stessa località, con un orso, forse lo stesso dell’aggressione, avvistato a pochi metri da un’abitazione.

Il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, denuncia una situazione diventata ormai insostenibile: l’area sarebbe abitata da oltre 80 orsi, si parla di un numero compreso tra gli 82 e i 93 esemplari — cuccioli esclusi.

A testimonianza della maggiore frequenza degli avvistamenti di orsi nella regione,a fine maggio era diventato virale il video che mostrava un ragazzino, di appena 12 anni, inseguito da un orso durante un’escursione nel cuore delle Dolomiti, sempre in Trentino. in quell’occasione non si era fatto male nessuno, e a stupire era semplicemente stata l’incredibile lucidità del padre che ha filmato la scena, e la disciplina del bambino.

 

 

L’area dove è avvenuta l’aggressione in Val di Non sarà presidiata dalla Guardia forestale, a cui è stato dato il compito di identificare l’orso responsabile dell’aggressione e, dunque, procedere con l’abbattimento.

Un’ipotesi che incontra la ferma opposizione dei movimenti animalisti.

No al Far West. Esistono delle regole dettate dal piano d’azione (Pacobace) che non possono essere calpestate a piacimento da politici in cerca di visibilità. Ci si concentri invece sul risalire alla corretta dinamica dell’incontro ravvicinato.

dicono ad esempio gli attivisti della Lav.

Nelle ultime ore è nata anche una mobilitazione online, con un crescente numero di persone —prevalentemente giovanissime, complice l’età del promotore— che chiedono che l’orso venga risparmiato,  proponendo che si cerchi una soluzione di contenimento alternativa e non letale.

 

 

L’Animale non è malvagio, non stiamo parlando di un criminale, ma di una creatura che agisce secondo i propri istinti e che ha compiuto ciò che avrebbe compiuto qualsiasi altro orso nel proprio territorio

scrive Mario Tricca, appena 16enne e volto dell’ultima edizione de Il Collegio.

Nel frattempo, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa Italia) ha annunciato di voler impugnare l’ordinanza con cui si autorizza l’abbattimento dell’animale e portarla davanti al Tar.

 

 

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