Il ciclo dell’acqua della Terra profonda è collegato direttamente con la produttività magmatica e l’attività sismica: il collegamento con terremoti e tsunami è stato provato da un team di ricerca internazionale e lo studio è stato pubblicato su Nature.
Un team internazionale di scienziati, in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature, fornisce le prime prove che collegano direttamente il ciclo dell’acqua della Terra con terremoti e tsunami.
L’acqua e alcuni composti volatili (ad es. CO2 e zolfo), che fanno parte di un ciclo che coinvolge anche la Terra profonda, svolgono un ruolo chiave nell’evoluzione del nostro pianeta: la formazione di continenti, l’inizio della vita, la concentrazione di risorse minerali e anche la distribuzione di vulcani e delle zone sismiche sono tutti processi modulati da loro.
Le zone di subduzione sono le più importanti del ciclo, ma non è mai stato completamente compreso come e quanta acqua venga trasportata in questo modo.
Le zone di subduzione, ossia quelle in cui le placche tettoniche convergono e una affonda sotto l’altra, sono le parti più importanti del ciclo in quanto ci sono grandi volumi di acqua che entrano ed escono, principalmente attraverso eruzioni vulcaniche. Eppure, come (e quanta) acqua venga trasportata tramite subduzione e il suo effetto sui pericoli naturali e sulla formazione delle risorse naturali non è mai stato completamente compreso.
Il principale autore dello studio, il Dr. George Cooper, Honorary Research Fellow presso la School of Earth Sciences dell’Università di Bristol, ha dichiarato:
L’acqua di mare entra nelle rocce attraverso crepe, difetti e legandosi ai minerali. Una volta raggiunta una zona di subduzione, la placca di affondamento si riscalda e viene schiacciata, provocando il rilascio graduale di parte o di tutta la sua acqua.
Nel momento in cui l’acqua viene rilasciata, abbassa il punto di fusione delle rocce circostanti e genera magma. Questo magma si sposta verso l’alto, portando infine a eruzioni nell’arco vulcanico sovrastante. Queste eruzioni sono potenzialmente esplosive a causa dei volatili contenuti nel fuso. Lo stesso processo può innescare terremoti e può influenzarne proprietà chiave come la magnitudo e quindi essere critico nella genesi di tsunami.
Esattamente dove e come vengono rilasciati i volatili e come modifichino la roccia rimane ancora un argomento da indagare.