Abbiamo avuto modo di fare un paio di domande al volo a Camillo Mazzola, il direttore marketing di LEGO Italia, in occasione dell’evento organizzato da LEGO in collaborazione con Ducati per la presentazione del set Technic e della scultura di Riccardo Zangelmi.
L’evento, davvero spettacolare e ben organizzato, si teneva all’interno dell’autodromo di Modena: LEGO, in collaborazione con Ducati, ha portato a Modena tanti giornalisti legati al mondo dell’automotive, cercando di raggiungere un pubblico e una copertura mediatica che solitamente non potrebbe avere.
Non è il primo evento di questo tipo: pensiamo alla presentazione del set dedicato alla Fiat 500 ad esempio, che ha avuto modalità davvero molto simili, dove si è cercato di spettacolarizzare il set facendo costruire anche una scultura 1:1 e richiamando stampa specializzata che solitamente non si occupa di LEGO e, contestualmente, raggiungendo un pubblico che non è quello “solito” dell’azienda di Billund.
Ho cercato di capire con Camillo se questo tipo di strategia verrà portata avanti ancora nel tempo e se ci saranno nuovi brand con cui collaborare in altri eventi simili.
È un modo per riuscire a far rimanere LEGO rilevante: oltre a produrre le linee classiche abbiamo bisogno ogni tanto di mettere in produzione qualcosa di sensazionale che aiuti a mantenere vivo l’interesse e anche a stimolare che cosa si può fare con i nostri mattoncini. Poi i bambini prendendo i loro mattoncini magari si fanno venire l’ispirazione di emulare e di pensare più in grande, che poi è il nostro scopo: usare i mattoncini per spingere l’immaginazione e la fantasia e quindi sognare. Un bambino che sogna poi riuscirà a raggiungere grandi traguardi.
Innanzitutto quando facciamo questi eventi cerchiamo di prendere un po’ tutti, non è solo per i bambini, ma anche per gli adulti. Perchè pochissimi adulti in realtà conoscono il fatto che abbiamo questo tipo di prodotti.
La seconda cosa è che probabilmente è un elemento che dovremmo migliorare, questa operazione originariamente doveva essere un evento completamente diverso e che avremmo dovuto poi annullare per colpa dell’emergenza Covid-19 che poi è arrivata.
In verità poi le modalità dell’evento sono state cambiate per riuscire a farlo e nella conversione all’ultimo momento la regia di tutto quello che abbiamo fatto probabilmente ha dato meno rilevanza al set. Però far vedere il modello sicuramente è un fattore importante, ma il modello si può vedere anche in altri modi.
Sì, continueremo questa strada, non è la strada principale, è integrativa… forse è quella che fa più scena e può sembrare che sia la maggior parte dell’attività di comunicazione, ma in verità è solo una piccola parte, perché tutto il resto è meno evidente, ma altrettanto importante.
Questa è la punta dell’iceberg che ti crea più attenzione per poi valorizzare il resto. Sicuramente la continueremo.
Auto e moto sono due passioni, stiamo esplorando ora altri tipi di passioni e per ogni passione ovviamente abbinare un marchio aiuta. Non posso dire altro adesso però l’anno prossimo ci saranno anche altre direzioni.
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