Un team di ricercatori austriaci ha creato un robot in parte commestibile: è un elefante con una proboscide in gel biodegradabile e completamente edibile.
Il gel è un composito di materiali commestibili, acido citrico (per impedire che i batteri possano consumarlo) e glicerolo.
L’obiettivo era quello di creare un materiale che fosse sufficientemente affidabile, in grado di gestire anche fasi di stress senza consumarsi rapidamente, ma che allo stesso tempo fosse in grado di degradarsi nell’ipotesi in cui venga scartato: il biogel scelto può essere divorato dai batteri che si trovano comunemente nelle acque di scarico.
Tutto bello, ma serve? Serve. Il prototipo di robot progettato dal team di ricercatori austriaci è pensato per distribuire i medicinali agli animali, ma un materiale di questo tipo può avere gli usi più disparati, alcuni utili anche all’industria dei giocattoli.
La domanda che ci siamo posti era: è possibile creare un materiale che sia, allo stesso tempo, estremamente affidabile quando lo si usa, ma anche in grado di degradarsi completamente una volta che viene buttato?
ha spiegato Martin Kaltenbrunner della Johannes Kepler University di Linz.
Il risultato è un prodotto in grado di rimanere stabile e non perdere le sue proprietà ad un anno dalla sua produzione. La proboscide di elefante usata per l’esperimento è stato in grado di effettuare oltre 330.000 cicli di continuo movimento senza creparsi o deteriorarsi in alcun modo.
La proboscide, ad ogni modo, è anche dotata di diversi sensori e circuiti che —ebbene no— non sono commestibili. Non ancora, almeno. Nonostante l’involucro sia completamente innocuo se mangiato con gli animali, ovviamente siamo ancora distanti da un robot completamente commestibile.
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