Dopo anni di speculazioni, WhatsApp ha introdotto ufficialmente la possibilità di inviare soldi e pagare beni e servizi usando la sua app. Il servizio è debuttato oggi in Brasile.

Whatsapp lavora alla possibilità di introdurre le transazioni in-app da diversi anni. Se ne parlava già nel 2017, quando sembrava che l’India sarebbe stato il primo Paese a sperimentare la nuova feature.

Già oggi Whatsapp, in altre regioni, si presenta sempre di più come una super-app, con una serie di servizi che vanno oltre ai semplici messaggi o alle chiamate: ad esempio, Whatsapp Business consente alle aziende di esporre e vendere i prodotti direttamente in app.

Il settore dei pagamenti mobile fa sempre più gola e l’implementazione dei pagamenti in-app su Whatsapp diventa la prima mossa di Facebook in questa direzione — il progetto Libra, pur dormiente e probabilmente destinato a cambiare in parte forma, sembra essere ancora vivo e vegeto.

I pagamenti digitali su Whatsapp poggiano sull’infrastruttura di Facebook Pay. Per inviare soldi ad amici e parenti non è necessario pagare commissioni, mentre le aziende che vorranno usare il nuovo servizio di Whatsapp dovranno pagare a Facebook una piccola percentuale.

I pagamenti si autorizzano con un PIN, simile a quello dei bancomat, oppure usando il lettore di impronte digitali. WhatsApp ha stretto accordi con Banco do Brasil, Nubank e Sicredi: solamente le carte di credito e i bancomat di queste banche saranno abilitate.

Il roll out dei pagamenti WhatsApp inizia oggi. L’azienda guarda già con interesse al lancio del suo servizio in altre regioni strategiche. Verosimilmente, almeno all’inizio, gli sforzi saranno concentrati sull’India e sul resto del Sud America.