Elon Musk si schiera contro il proibizionismo e per la legalizzazione della cannabis: «probabilmente mi metterò nei guai per quello che devo dire», ha scritto in un tweet.

Elon Musk ha puntato il dito contro l’assurdità per cui vendere e consumare cannabis in alcuni Stati degli USA era considerato un “business essenziale”, mentre in altri tutt’ora costa il carcere.

Vendere cannabis è letteralmente passato dall’essere un serio crimine a un business essenziale (che ha potuto continuare anche durante la pandemia) in molti Stati dell’America, eppure molti sono ancora incarcerati. Non ha senso, non è giusto.

ha detto con un tweet.

 

via Disa.com

 

Effettivamente, è così. Con le dovute differenze, tra Stati dove è concesso l’uso ricreativo, e altri dove esistono delle regole estremamente rigide sulla distribuzione e sui consumatori che possono accedervi.

La vendita della cannabis non è ancora concessa a livello federale. In generale, i criminali con condanne collegate al traffico o al consumo di droga continuano a ricoprire una delle fette più consistenti della popolazione carceraria americana. Il numero sale significativamente se si prendono per riferimento le minoranze afroamericana e latina.

Elon Musk ha una lunga storia di gaffe e incidenti diplomatici creati da dichiarazioni o azioni che hanno a che fare con la droga.

Quando nel 2018 fumò una canna durante un episodio del podcast di Joe Rogan, la NASA fu costretta ad aprire un’indagine e spendere 5 milioni di dollari per organizzare un workshop indirizzato ai dipendenti di SpaceX.

 

 

L’Agenzia federale doveva sincerarsi che rispettassero le regole richieste a tutti i contractor degli enti governativi americani, inclusa quella che pone il totale divieto di usare droghe illegali.

Sempre la Cannabis è stata indirettamente collegata ad un altro grosso guaio di Elon Musk con le autorità americane: quando l’imprenditore sudafricano disse che togliere Tesla dai listini della Borsa suggerì con un tweet che il prezzo d’acquisto delle azioni sarebbe stato fissato a 420$. Una burla che non piacque alla SEC, e che costò a Musk gravi provvedimenti.