Titanic: approvata una nuova missione per recuperare il telegrafo

Un giudice federale ha decretato che una compagnia di salvataggio può portare avanti un piano per recuperare il telegrafo che il Titanic usò per inviare le chiamate di soccorso mentre affondava.

RMS Titanic, Inc., la compagnia di salvataggio designata dal tribunale per il Titanic, prevede di inviare un veicolo a controllo remoto (ROV) nella suite Marconi, la stanza da cui gli operatori hanno inviato il codice Morse per chiedere aiuto dopo che la nave si schiantò contro un iceberg 108 anni fa.

Il giudice ha stabilito che questa radio ha un

valore storico, educativo, scientifico e culturale

tale da giustificare la spedizione.

Se non fosse stato per questa radio, non sarebbe stato possibile inviare segnali di soccorso, nessuno sarebbe sopravvissuto e non avremmo mai trovato il Titanic

ha dichiarato Bretton Hunchak, presidente di RMS Titanic, Inc.

Se la spedizione non avverrà presto potrebbe non essere mai più possibile.

La sentenza del tribunale ha annullato un ordine del 2000 che aveva vietato alla compagnia di tagliare lo scafo della nave perché ora, 20 anni dopo, c’è il timore che se la spedizione non avrà luogo presto, potrebbe non essere mai più possibile.

 

 

La  barca è un po’ degradante, proprio nella suite Marconi

ha detto Hunchak.

La nostra principale preoccupazione è che andrà persa molto presto.

Una squadra si sta già preparando per la missione, che si svolgerà a fine agosto o settembre, ovviamente a condizione che sia sicura farla in relazione a quello che sarà lo stato della pandemia di coronavirus in quel momento.

 

 

Come recuperare una radio a quasi 4000 metri di profondità

Il ROV di RMS Titanic, Inc. sarà controllato da operatori su una barca che navigherà sopra il sito del relitto.

Manderanno il veicolo sulla nave, localizzeranno ed entreranno nella suite Marconi, quindi riprenderanno le immagini e useranno uno strumento specializzato attaccato al ROV per recuperare il telegrafo Marconi.

Le missioni in fondo al mare, in fondo, assomigliano a quelle nello spazio.

A tal fine, il robot potrebbe dover aprire una parte della suite Marconi. La recente sentenza del tribunale consente per la prima volta la rimozione di un pezzo della nave.

Ma Hunchak ha affermato che la compagnia sta comunque progettando la missione in modo da intervenire il meno possibile sul Titanic.

L’idea è di sfruttare i buchi già esistenti ed entrare con uno strumento abbastanza piccolo da passarci attraverso e che poi possa aprirsi una volta all’interno della stanza.

Uno strumento simile che la compagnia ha usato nelle precedenti spedizioni di salvataggio è mostrato nell’immagine sotto, mentre recuperava una borsetta dal relitto.

 

 

Hunchak ha spiegato:

conosciamo le dimensioni esatte e abbiamo in qualche modo mappato la situazione e, in ogni modo, prima di fare qualsiasi estrazione, eseguiamo simulazioni 3D con i ragazzi che hanno creato lo strumento. Non sarà la prima volta che saremo lì. Non sarà una sorpresa. Sappiamo, in un certo senso, cosa aspettarci e in che condizioni operiamo.

Prima della spedizione, il team porterà la barca e il ROV fuori vicino al sito del relitto e eseguirà esercitazioni in acque poco profonde.

 

 

Il telegrafo Marconi e altri manufatti del Titanic

Questa non è la prima immersione in acque profonde di RMS Titanic, Inc. La società ha avuto diritti di salvataggio per il naufragio dagli anni ’80 e in precedenza aveva raccolto oltre 5.000 piatti, spartiti musicali, spille per cappelli, decorazioni per navi e altri manufatti dal relitto tramite spedizioni effettuate sempre con ROV.

 

Ricostruzione 3D della suite Marconi

 

Ma il telegrafo è un pezzo importantissimo che potrebbe fornire una nuova visione dei messaggi che il Titanic “inaffondabile” ha inviato e ricevuto prima e dopo aver colpito il famigerato iceberg. Nello storico incidente sono rimaste uccise circa 1.500 persone.

Questo è un pezzo che molti storici desiderano recuperare da tempo

ha detto Hunchak.

Altri gruppi, tuttavia – inclusa la National Oceanic and Atmospher Administration – si sono opposti a questa missione di salvataggio commerciale, chiedendo invece la conservazione totale del relitto.

 

 

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