Con l’entrata ufficiale nella fase 2 della pandemia da coronavirus – che significa il ritorno al lavoro per 4,4 milioni di Italiani – si moltiplicano le modalità per sanificare gli ambienti pubblici e di lavoro. Tra queste è sicuramente degno di nota il robot made in USA che sfrutta i raggi  ultravioletti. E riesce a far piazza pulita del virus su qualunque superficie in soli due minuti.

La macchina sanificatrice in questione è il robot LightStrike con tecnologia di disinfezione a raggi ultravioletti (UV) sviluppato dall’azienda specializzata Xenex, con sede in Texas, la quale ha annunciato l’efficacia del loro robot contro il coronavirus. I test sono stati eseguiti presso il Texas Biomedical Research Institute, uno dei principali istituti di ricerca indipendenti al mondo che lavora esclusivamente sulle malattie infettive.

LightStrike emette luce a lunghezza d’onda tra i 200 e i 315 nanometri – più intensa della luce solare – per decontaminare letti, maniglie, mascherine e altre superfici. Una tecnologia che ha permesso di distruggere diversi virus, come l’Ebola, e ora si dimostra efficace pure contro il covid-19.

Mentre discutiamo e pianifichiamo il rientro, la disinfezione degli spazi pubblici è una priorità fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione di malattie. La messa in atto di un’efficace infrastruttura di prevenzione delle infezioni è ora essenziale – ha dichiarato Mark Stibich, Chief Scientific Officer e co-fondatore di Xenex – I nostri robot sono stati adottati come standard ambientali di cura da molti dei principali ospedali del mondo perché funzionano – e funzionano molto rapidamente. Ci siamo rivolti al Texas Biomed per valutare l’efficacia dell’UV a luce pulsata allo xeno rispetto al SARS-CoV-2 perché volevamo che i nostri clienti attuali e futuri sapessero con certezza che i loro robot UV a luce pulsata allo xeno potevano fermare COVID-19.

Importantissimo l’utilizzo del LightStrike per sanificare le maschere respiratorie N95, la cui penuria ha costretto diversi operatori socio-sanitari a riutilizzarle più tempo del dovuto. Bene: è stato dimostrato che il robot LightStrike è efficace al 99,99% nell’eliminazione del coronavirus dalle maschere N95.