Sintonizzarsi, un po’ come sulla propria radio preferita, ma sui suoni emessi dai delfini: ecco come potremo tracciare con maggiore precisione i movimenti di questa amatissima specie protetta.

Sintonizzarsi sui caratteristici “fischi” dei delfini potrebbe rivelarsi un punto di svolta nel riuscire a tracciare con precisione i movimenti di questa amata specie protetta.

I ricercatori della Edith Cowan University (ECU) e della Curtin University in Australia hanno fatto un passo importante verso l’uso del suono piuttosto dell’avvistamento per tenere traccia delle attività individuali dei delfini.

Il loro studio, che ha potenziali implicazioni per le comunità di delfini in tutto il mondo, ha analizzato la possibilità di attribuire in maniera univoca fischi unici ai singoli delfini tursiopi che vivono nel fiume Swan nell’Australia occidentale.

È la prima volta che i ricercatori hanno tentato la localizzazione acustica di questi animali nel fiume Swan, che è un ecosistema marino complicato a causa del suo volume elevato di attività e rumore.

La professoressa associata Chandra Salgado Kent, ricercatrice della ECU, ha affermato che il progetto potrebbe avere implicazioni significative per la conservazione dei delfini e ha detto:

Il nostro obiettivo finale è quello di tracciare i movimenti dei singoli delfini attraverso registratori acustici subacquei. Fino a ora i ricercatori di tutto il mondo si sono affidati a laboriosi e costosi sondaggi visivi sulle barche per tracciare i singoli delfini.

Gli avvistamenti possono essere condotti solo durante il giorno e si basano sul fotografare le tacche uniche presenti nelle pinne dorsali di tali cetacei che possono essere viste solo quando vengono in superficie.

Il progetto mira invece a cambiare approccio per monitorare l’attività dei singoli delfini abbinando suoni unici, noti come fischi distintivi, ai singoli delfini.

Le registrazioni acustiche sono state effettuate con idrofoni portatili: più di 500 fischi sono stati abbinati alle foto dei delfini durante il periodo dello studio.

Ma il progetto non è stato per nulla semplice.

Una delle sfide maggiori, come riporta la professoressa Christine Erbe della Curtin University è stato quello di abbinare ogni suono a un singolo delfino:

i delfini sono creature sociali e molto frequentemente vengono avvistati in gruppo, il che rende molto difficile il processo di abbinamento dei fischi a individui particolari.

È stato necessario un lungo lavoro di comparazione tra fischi in parallelo agli esemplari presenti e assenti in diversi avvistamenti per associare ogni suono a una ristretta cerchia di possibili esemplari che lo hanno emesso. Il prossimo step sarà cercare di associare ogni suono a un singolo delfino.

 

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