Il governo del Regno Unito fornirà £ 22,5 milioni per accelerare lo sviluppo da parte dell’Imperial College del vaccino contro il coronavirus. Nel frattempo si cercano volontari per la sperimentazione che partirà domani.

Via libera da domani (giovedì 23 aprile) alla sperimentazione sull’uomo del vaccino per COVID-19: l’annuncio dell’Imperial College di Londra che cerca volontari sani tra i 18 e i 55 anni.

Un lavoro che offre speranza per il contenimento della pandemia COVID-19, anche se, come affermato da Giulio Tarro, virologo di fama internazionale e discepolo di Albert Sabin, padre del vaccino contro la poliomelite, non dobbiamo riporre tutte e sole le nostre speranze in un vaccino perché potrebbe anche non funzionare.

Nel tweet, l’annuncio del Segretario alla Salute inglese Matt Hancock:

Matt Hancock parla di due “leading vaccine teams”.

Anche l’Italia tramite l’azienda Advent-Irbm di Pomezia, che lavora con lo Jenner Institute della Oxford University, è coinvolta in prima linea nel progetto: ha prodotto materialmente i campioni che proprio da domani saranno sperimentati sugli esseri umani.

Il governo Johnson stanzierà altri 20 milioni per Oxford e oltre 22 per l’Imperial College, ha annunciato ieri sempre Hancock, a conferma delle reali intenzioni dell’esecutivo.

È la prima volta che in Regno Unito si sperimenta un potenziale vaccino contro il COVID-19 sugli umani, come da qualche settimana sta accadendo anche in Cina e Stati Uniti su un totale di una settantina di terapie in fase di sviluppo nel mondo.

L’amministratore delegato di Irbm Piero Di Lorenzo afferma che si potrebbe

rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole.

Sempre Di Lorenzo afferma che

Si è deciso di passare direttamente alla fase di sperimentazione clinica sull’uomo, in Inghilterra ritenendo, da parte della Irbm e della Oxford University, sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio, che sono stati particolarmente efficaci.

Sono ovviamente tanti nel mondo i team e gli scienziati che lavorano a un vaccino e per questo l’Organizzazione mondiale della sanità la settimana scorsa ha pubblicato una dichiarazione per la collaborazione e il coordinamento della ricerca per il vaccino.

In ogni caso vediamo cosa succederà nel Regno Unito.

Nel caso abitaste là e voleste fare i volontari, ecco il link per partecipare al trial.