Un nuovo tipo di sensore può captare le onde di segnalazione delle piante per rivelare come rispondono a stress come lesioni, infezioni, calore e danni alla luce.

Questo nuovo dispositivo è in grado di fornire preziose informazioni in tempo reale agli impianti di ingegneria per massimizzare la resa delle colture.

I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT), Singapore-MIT Alliance for Research and Technology (SMART) e il Temasek Life Sciences Laboratory (TLL) hanno sviluppato un modo per studiare e tracciare la comunicazione interna delle piante viventi utilizzando sensori di nanotubi di carbonio che possono essere incorporati nelle foglie delle piante.

Il nuovo approccio nanobionico è spiegato in un documento intitolato “Rilevamento in tempo reale di onde di segnalazione H2O2 indotte da ferite in impianti con nanosensori ottici” pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Plants.

Utilizza sensori per intercettare i segnali di perossido di idrogeno che le piante usano per comunicare internamente e visualizza i dati su dispositivi elettronici remoti come i telefoni cellulari, consentendo agli scienziati agricoli di tenere traccia in remoto della salute delle piante in tempo reale.

Le piante che crescono ad alta densità sono inclini a evitare l’ombra, dove dirottano le risorse per crescere più alte, invece di mettere energia nella produzione di colture, riducendo la resa complessiva delle colture. “Il nostro sensore ci permette di intercettare quel segnale di stress e di capire esattamente le condizioni e il meccanismo che stanno accadendo a monte e a valle nella pianta che provoca l’eliminazione dell’ombra, portando così a colture più complete.

afferma il professor Strano autore dello studio.

Qui la ricerca completa: