È possibile affrontare temi scientifici, fisici, quantistici, la composizione del tempo, della materia e della luce e tanto altro, ma per un pubblico non propriamente esperto? Solo Stephen Hawking, una delle menti più straordinarie del nostro secolo,  poteva realizzare un’impresa così difficile.

Nel mondo dei fisici ci sono due grandi categorie: quelle dei teorici, che lavorano radicati negli uffici e che studiano le leggi già presenti e qualle degli sperimentali che lavorano in laboratorio e cercano conferme alle teorie elaborate dagli altri fisici.

Poi nel mondo della scienza e della fisica c’è anche un’altra distinzione: tra chi è conosciuto a livello mediatico e chi no. Conoscere le motivazioni sul perché personaggi come Albert Einstein o Stephen Hawking, oltre ai loro incredibili meriti scientifici, siano così ben voluti dai media è scontato: da una parte un’inconfondibile chioma e una lingua che hanno fatto la storia e dall’altra una forte ironia contrapposta ad una grave malattia.

Le coincidenze e i numeri sono sempre stati importanti per Stephen Hawking, nato l’8 gennaio del 1942, data che coincide con il 300° anniversario della morte di Galileo Galilei. La sua data di morte, 14 marzo 2018, coincide invece col giorno della nascita di Albert Einstein, avvenuta nel 1879. Non è tutto: il 14 marzo è anche il 30° anniversario del Pi Day, il giorno dedicato alla celebrazione del Pi greco.

 

Il più grande cosmologo di sempre, insieme a sua figlia Lucy, nella trilogia La grande Avventura dell’Universo riesce a scrivere ideando un viaggio dove scienza e avventura raggiungono un equilibrio perfetto.

Stephen Hawking durante la sua vita ha sempre definito la divulgazione uno dei mezzi più alti di espressione dell’uomo, i suoi articoli nelle riviste di settore e soprattutto i suoi libri, realizzati durante il periodo della sclerosi, sono delle vere e proprie pietre miliari per tutti coloro che si approcciano alla scienza in maniera empirica.

La sfida di Hawking era quella di raccontare le scoperte scientifiche e le grandi teorie fisiche più profonde, ma con un linguaggio adatto ai neofiti

Ma è forse con questa trilogia di libri che raggiunge un punto ancora più alto di grandezza, sì perché spiegare la fisica e la teoria dei buchi neri ad altri cosmologi è relativamente semplice, a dei bambini o anche a dei semplici curiosi, ma non esperti, non è da tutti. La semplicità e la passione delle parole di Hawking arrivano ai bambini, ma ancor di più ai grandi che hanno smesso di guardare il cielo con interesse e curiosità.

Correlato da dettagliate schede tecniche che danno al lettore la possibilità di approfondire ogni teoria o elemento scientifico scritto nel romanzo, il grande cosmologo ci dona una storia semplice, accattivante che può essere definita una guida scientifica per tutti.

 

 

Le schede informative all’interno dell’edizione Deluxe de “La grande avventura dell’Universo”

 

 

 

La grande Avventura dell’Universo

George vive tranquillo con il suo maiale domestico Fred e i genitori ecologisti fino al giorno in cui conosce i nuovi vicini di casa: la fantasiosa Annie, il suo papà scienziato Eric, e il potente computer parlante Cosmo, in grado di aprire portali interplanetari.

Proprio un giorno Cosmo riesce ad aprire una sorta di Stargate nel soggiorno della loro casa, grazie al quale i ragazzi scoprono le magie dell’Universo, il ciclo di vita e morte di una stella, la formazione dei pianeti. I due ragazzi intraprendono una serie di emozionanti viaggi nell’Universo, ma sarà uno strano messaggio, forse di origine aliena, a innescare un’incredibile caccia al tesoro nello spazio, alla ricerca di tracce di vita.

George e Annie dovranno proteggere il prezioso strumento da chi, con la scusa di elaborare la Teoria del Tutto per spiegare ogni fenomeno conosciuto, vorrebbe servirsene per i propri piani criminali. Nel primo libro impariamo a conoscere il computer Cosmo, le sue capacita e i buchi neri. Nel secondo libro George, Annie e Cosmo si ritrovano a trovare un pianeta simile alla Terra perchè convinti che la Terra sia in pericolo e infine nel terzo libro sono impegnati a salvare il padre di Annie e Cosmo che rischiano di essere separati da qualcuno che vuole emergere e affossare il padre di Annie.

 

 

In questa contesto i ragazzi viaggeranno attraverso pianeti, stelle, voleranno su una cometa ghiacciata e affronteranno tempeste di asteroidi, per difendere il computer da chi vuole impadronirsi di lui per scopi devastanti.

Hawking e la figlia Lucy ci hanno raccontano tre fantastici viaggi nell’universo intrecciando la fantasia della narrazione con il rigore scientifico delle più recenti scoperte sui misteri dello spazio.

 

 

La trilogia scritta da Stephen e Lucy Hawking è un piccolo manuale scientifico per tutti

Dai buchi neri ai pianeti, dalle stelle alle comete, dai viaggi spaziali alle scoperte scientifiche, il tutto con un linguaggio semplice da capire. Insegna tanto sull’universo e sui pianeti che lo formano. Parla di fisica, astronomia, chimica, in modo semplice anche da farlo a capire sia ad un bambino di 11 anni che ad un adulto.

In commercio ci sono due diverse edizioni, una con i tre libri separati, rispettivamente dal titolo La chiave segreta per l’universoCaccia al tesoro nell’universo e Missione alle origini dell’universo, ed una edizione Deluxe che, oltre a racchiudere tutti i libri della trilogia, contiene anche molti interessanti extra, come delle schede informative sulle varie teorie cosmologiche, spiegazioni sull’universo e sul mondo dello spazio e foto di ogni tipo.

Purtroppo la traduzione italiana ha dovuto inserire la parola “universo” in ogni suo libro infatti i veri titoli sono: George’s Secret Key for the Universe, George’s Cosmic Treasure Hunt, George and the Big Bang.

Con il libro “La chiave segreta per l’universo”, primo volume della serie lo scienziato, e la figlia vincono l’Oscar Bestsellers, nel 2009. Certi di avere tra le mani un piccolo manuale scientifico per tutti, ricordiamo le parole dello stesso Hawking

Il mio obiettivo è semplice, è la completa comprensione dell’universo, perché è fatto così com’è e perché in effetti esiste

 

 

 

In testa e in cover oggi sul sito: The amazing universe of Stephen Hawking, illustrazione di Charis Tsevis.