Tutti sappiamo quanto sia fastidioso dormire male e che grande impatto possa avere qualche notte di sonno disturbata sul nostro umore.

Un numero adeguato di ore di sonno è importante per il funzionamento emotivo, come indicato da una serie di studi sperimentali e le conseguenze della deprivazione del sonno sull’umore sono dimostrati in diversi studi epidemiologici.

Uno studio dell’Università dell’Aquila aveva come obiettivo una maggiore comprensione dell’effetto del sonno disturbato sull’umore e sulla reazione a stimoli diversi in soggetti che non fossero stati totalmente deprivati del sonno ma che stessero avendo esperienza di sonno insufficiente per alcuni giorni di seguito.

In questo recente studio pubblicato su Journal of Sleep Research, i partecipanti hanno percepito immagini piacevoli e neutre in modo più negativo quando il loro sonno è stato limitato per diverse notti di fila.

Il sonno insufficiente può imporre un pregiudizio emotivo negativo, portando ad una maggiore tendenza a valutare gli stimoli emotivi come negativi

ha detto la prima autrice di questa ricerca, Daniela Tempesta, PhD, dell’Università dell’Aquila.

La dottoressa Tempesta, insiema al suo team di ricerca, ha notato che i risultati sono particolarmente pertinenti perché la restrizione cronica del sonno è un problema di salute comune e sottovalutato nella popolazione generale.

Considerando la pervasività del sonno insufficiente nella società moderna, i nostri risultati hanno potenziali implicazioni per la vita quotidiana, nonché in contesti clinici

Una quantità inadeguata di sonno può influire negativamente sull’elaborazione emotiva, causando cambiamenti comportamentali e neurofunzionali.

Tuttavia, a differenza della condizione di privazione totale del sonno, che è stata ampiamente studiata, gli effetti della restrizione prolungata del sonno hanno ricevuto meno attenzione.

In questo studio, sono stati valutati, per la prima volta, gli effetti di cinque notti di restrizione del sonno (solo 5 ore di sonno a notte) sulla reattività emotiva in soggetti sani.

Quarantadue soggetti sono stati selezionati per partecipare, per due settimane consecutive, a due condizioni sperimentali in ordine controbilanciato.

I soggetti sono stati testati la mattina dopo cinque notti di sonno regolare e dopo cinque notti consecutive di restrizione del sonno.

Durante il test, i partecipanti hanno valutato il legame affettivo o una reazione di eccitazione che venivano stimolati in loro quando vvenivano loro mostrate 90 immagini selezionate dall’International Affective Picture System.

I soggetti hanno percepito immagini piacevoli e neutre in modo più negativo nella condizione di restrizione del sonno rispetto alla condizione di sonno.

Questo effetto permaneva anche senza considerare il contributo dei cambiamenti dell’umore. Al contrario, non vi era alcuna differenza significativa tra le condizioni per la valutazione di immagini spiacevoli.

Questi risultati forniscono la prima prova che una quantità inadeguata di sonno per cinque notti consecutive determina un’alterazione della valutazione di stimoli piacevoli e neutri, imponendo un pregiudizio emotivo negativo.

Poiché la mancanza di sonno influisce sul modo in cui vediamo le cose e interagiamo con gli altri, non sorprende che possa anche influire sulle nostre percezioni emotive, rendendole probabilmente più negative del solito.

Considerando la pervasività del sonno insufficiente nella società moderna, questi risultati hanno potenziali implicazioni per la vita quotidiana, nonché in contesti clinici.

 

Qui la ricerca completa: